Avrà durata triennale l'accordo quadro siglato il 5 marzo daConai (il Consorzio nazionale imballaggi) e dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) con l'obiettivo di sviluppare programmi di ricerca che possano dare un reale contributo al miglioramento dei processi di riciclo. Per valorizzare e sostenere interventi in grado di rendere gli imballaggi più compatibili con l'ambiente, il consorzio intende rafforzare ulteriormente il suo impegno in attività di ricerca scientifica e tecnologica, attivando collaborazioni con università, enti di ricerca e centri studi su progetti per lo sviluppo di tecnologie di prevenzione, riciclo o recupero dei rifiuti di imballaggio. In questa direzione va l'investimento complessivo di circa 800 mila euro previsto per i prossimi due anni.
"Questo accordo si inscrive perfettamente nella mission del consorzio, tra i cui compiti figura la diffusione di una cultura di sostenibilità ambientale, dall'ottimizzazione dell'impiego di materiali di imballaggio alla riduzione del loro impatto sull'ambiente. Il partner migliore non poteva che essere il CNR, un serbatoio di competenze e di mezzi in settori di ricerca di nostro interesse", ha commentato il presidente di Conai, Roberto De Santis. "Con questo accordo il CNR contribuirà insieme al Conai a sviluppare soluzioni originali per il settore degli imballaggi, favorendo il miglioramento dei processi di lavorazione e di riciclo dei materiali usati non esclusivamente per generare nuova energia. Ma attraverso un uso integrato di conoscenze e tecnologie sviluppate in ambiti disciplinari diversi, CNR e Conai favoriranno la produzione e la circolazione di nuove tipologie di materiali da imballaggio, maggiormente biocompatibili, dal ciclo di vita più ampio e caratterizzati da un basso impatto ambientale. Obiettivi, questi, che favoriranno l'innovazione dell'intero ciclo produttivo e avranno ricadute positive per l'economia del settore", ha dichiarato il presidente del CNR, Luigi Nicolais.
Grazie all'accordo, prenderanno il via due progetti per valorizzare le componenti residuali dei processi di selezione dei rifiuti di imballaggio, incrementando, al contempo, le quantità avviate a riciclo. Il primo si pone l'obiettivo di utilizzare scarti eterogenei e multimateriale post consumo come fonte per nuovi compositi, completamente riciclati. I materiali potenzialmente interessati sono gli scarti derivanti dal processo di spappolamento in cartiera di poliaccoppiati flessibili plastica/alluminio post consumo e di miscele di poliolefine.
Il secondo progetto riguarda la valorizzazione di frazioni miste di poliolefine e altri tipi di plastica post consumo e la valutazione del decadimento delle loro proprietà a seguito del loro ripetuto utilizzo e riciclo. L'obiettivo è quello di mettere a punto un processo di riciclo meccanico per miscele di plastiche eterogenee, che renda compatibili polimeri differenti al fine di realizzare nuovi materiali in alternativa al recupero energetico.
Conai svilupperà anche altri progetti di ricerca con università e stazioni sperimentali per migliorare la riciclabilità e le rese nel riciclo della plastica, oltre che di altri materiali. In collaborazione con l'Università di Salerno, per esempio, verrà studiato il riciclo di materiali polimerici post consumo per la realizzazione di nanocompositi. La ricerca riguarda, pertanto, la definizione di tecnologie mirate alla "riabilitazione" chimico-fisica dei polimeri riciclati a matrice poliolefinica e l'individuazione delle relazioni tra composizione del sistema, tecnologia di riciclo, morfologia e proprietà esibite dai nanocompositi ottenuti.