Dal 2008, Arburg assegna ogni anno questo riconoscimento a un'azienda che si distingue per i traguardi raggiunti nel campo dell'efficienza energetica. Il 18 marzo è stato ufficialmente reso noto che il vincitore dell'edizione 2014 è Festo, fornitore globale di tecnologia per l'automazione. L'azienda ha ottenuto il premio per il progetto della sua nuova unità produttiva di componenti in plastica, totalmente orientata all'efficienza energetica, oltre che per la collaborazione nello sviluppo di Freeformer, la nuova stampante 3D di Arburg.
"Le relazioni tra Festo e Arburg hanno una storia ormai trentennale, durante la quale le due imprese a conduzione familiare si sono scambiate un know-how che va ben al di là dell'ambito della produzione. Tutto ciò è concretamente visibile nel nuovo stabilimento Festo di Hassel/St. Ingbert (Germania), oltre che nella stampante Freeformer, aggiunta al portafoglio prodotti di Arburg nel 2013 per coprire il segmento della produzione additiva. Questi due esempi rappresentano un importante contributo al futuro miglioramento dell'efficienza energetica e produttiva e costituiscono quindi un fattore decisivo per l'assegnazione a Festo dell'Arburg Energy Efficiency Award 2014", ha affermato Herbert Kraibühler, responsabile tecnologia ed engineering di Arburg.
"Investiamo da vari anni nell'efficienza energetica. È incoraggiante constatare che ora i nostri sforzi abbiano trovato riconoscimento, a conferma del fatto che ci siamo incamminati sulla giusta strada. Con Arburg abbiamo introdotto un approccio coerente all'analisi dei flussi di energia, ponendo nuove domande, trovando nuove soluzioni e adottando nuovi metodi", ha spiegato invece Claus Jessen, direttore della fornitura prodotti di Festo, che già molti anni orsono aveva identificato nella tecnologia delle materie plastiche un settore chiave per le proprie attività, decidendo di sviluppare competenze di alto profilo in quest'area.
Presso il sito di St. Ingbert Festo sta realizzando un impianto completamente nuovo per la produzione dei propri componenti in materiale plastico ed elastomeri, che sarà pronto a inizio 2015. Questo progetto ha tenuto conto di tutti i principali fattori, in riferimento alla struttura edilizia, al processo produttivo e ai macchinari. Grazie al suo pluriennale know-how nel settore e all'approccio olistico al progetto, Arburg si è rivelato un consulente importante per Festo. Le due aziende insieme hanno studiato 45 diverse presse Allrounder per la lavorazione di resine termoplastiche e 12 Allrounder in versione verticale per elastomeri, in termini di consumi energetici ed efficienza produttiva. in particolare, per le resine termoplastiche sono state selezionate presse Allrounder Alldrive elettriche in configurazione specifica per soddisfare i requisiti dell'impianto di Hassel, mentre per gli elastomeri sono state scelte presse con pompa di azionamento a velocità variabile.
Tra gli elementi chiave di questo approccio olistico vi è il sistema di isolamento degli stampi e dei cilindri di plastificazione, l'ottimizzazione delle fase di pre-deumidificazione e alimentazione della resina attraverso un sistema centralizzato e, infine, l'abbattimento degli scarti grazie alla riduzione del peso delle materozze e del numero delle connessioni dei canali caldi. Data la natura dei prodotti, i livelli di temperatura sono impostati in maniera tale che è necessario ricorrere al raffreddamento solo durante i giorni estivi più caldi, il che tra l'altro consente di fare a meno del sistema di recupero del calore.
Già a inizio 2013 Festo aveva acquisito una stampante Freeformer con l'obiettivo di sottoporla a test approfonditi in ambiente di produzione. Tale stampante espande il programma di produzione Arburg in riferimento ai profili di consumo energetico ed efficienza produttiva, dal momento che rende possibile realizzare pezzi pienamente funzionali in singolo esemplare o in piccoli lotti in maniera assai economica sulla base di un semplice file CAD 3D, utilizzando direttamente normale granulato e senza ricorrere a stampi. I risultati e le esperienze di Festo hanno rappresentato per Arburg una preziosa fonte di informazioni per l'ottimizzazione e l'ulteriore sviluppo della stampante. Festo, da parte sua, ha potuto constatare direttamente il potenziale della Freeformer per le proprie attività, soprattutto nell'ambito della prototipazione e, dopo i successivi sviluppi, anche delle piccole produzioni.