L’8 ottobre, presso il centro sportivo Cesare e Achille Bortolotti di Zingonia (Bergamo), è stato inaugurato un campo da calcio in erba sintetica, realizzato con gomma riciclata ottenuta dagli pneumatici fuori uso (PFU), su cui giocherà la Primavera dell’Atalanta. Alla cerimonia erano presenti: Pier Paolo Marino, direttore generale della squadra bergamasca; Giovanni Corbetta, direttore generale di Ecopneus (il principale consorzio che gestisce i PFU in Italia); Barbara Degani, sottosegretario all’ambiente.
L’Atalanta diventa così la prima società di serie A a disporre di un campo in erba sintetica contenente gomma riciclata da PFU, reso possibile grazie all’impiego delle più moderne tecnologie e capace di garantire le più alte prestazioni sportive. I granuli ottenuti da PFU sono stati impiegati come materiale da intaso tra i fili d’erba e nello strato sottostante la superficie di gioco. Nel primo caso assorbono gli shock, prevenendo la deformazione verticale della superficie, senza pregiudicare gli alti standard richiesti per il rotolamento e il rimbalzo del pallone. Nel secondo ha favorito il livellamento delle fondazioni, conferendo elasticità alla superficie e permettendo la restituzione dell’energia agli atleti.
“La partnership con l’Atalanta rappresenta un’iniezione di fiducia per le aziende e il comparto industriale connesso alle applicazioni “TyreField”: le superfici per lo sport realizzate con gomma da riciclo di PFU. Già i primissimi riscontri avuti dai calciatori dell’Atalanta confermano le prestazioni che ci aspettavamo dal campo e siamo convinti che questo accordo possa fare da volano per una diffusione sempre più ampia dei TyreField anche tra altre società calcistiche ai massimi livelli”, ha dichiarato Corbetta.
L’impiego nel settore sportivo di materiali derivati dal recupero di PFU offre un triplice vantaggio. Ambientale: si contribuisce alla riduzione del consumo di materie prime vergini utilizzando un materiale abbondante ricavato dal trattamento di un rifiuto. Economico: a parità di prestazioni e resa, questi materiali costano circa un decimo di quelli vergini comunemente utilizzati, contribuendo anche al consolidamento di un mercato sostenibile per le materie prime seconde dagli PFU. Sportivo: in alcuni casi prestazioni e resa degli atleti risultano addirittura migliori rispetto a quelle ottenibili con i materiali tradizionali.