Secondo quanto emerso durante la recente conferenza FlexPO, tenutasi a Shanghai dal 22 al 24 ottobre, in merito agli sviluppi e alle tendenze del settore delle poliolefine, sembrerebbe confermata la propensione del mercato cinese a incrementare sensibilmente la produzione di polimeri partendo da gas naturale e carbone. La scelta di allontanarsi da materie prime di origine petrolchimica per spostarsi verso lo sfruttamento delle risorse naturali del paese deriverebbe dalla ormai non più sostenibile dipendenza della Cina dalle forniture estere, principalmente mediorientali, di polimeri come polipropilene e polietilene. La crescente domanda interna di tali materiali avrebbe, infatti, portato a considerare seriamente la scelta di sfruttare il gas naturale e i giacimenti di carbone per la loro produzione.
Secondo le previsioni degli operatori del settore, principalmente produttori di materie prime, tale cambiamento modificherà drasticamente la struttura cinese della fornitura di polimeri nei prossimi anni, portando a ottenere fino all’80% di PE e al 64% di PP da gas naturale e carbone. L’aspetto ambientale della vicenda è rimasto però sullo sfondo, seppure non sia da trascurare, dato l’impatto dell’utilizzo di carbone e gas naturale. Il problema, secondo i commenti emersi nel corso della conferenza, dovrebbe essere affrontato solo in un secondo momento, dopo aver contrastato la dipendenza dalle forniture estere di polimeri a base di petrolio, che ora è considerata prioritaria.