Un riciclatore britannico si è affidato ad Amut e Amut Ecotech per la fornitura di un impianto di selezione e lavaggio di contenitori post consumo in HDPE e PP con portata di 10 t/ora. I contenitori provenienti dalla raccolta urbana e industriale sono separati in due gruppi: quelli alimentari; quelli per detergenti e prodotti chimici. HPDE e PP rappresentano circa il 75%, mentre il restante 25% è costituito da plastiche pesanti.
La linea di selezione, realizzata da Amut Ecotech, è alimentata da balle di materiali plastici misti che sono caricate su un nastro trasportatore dotato di sistema di pesatura, il quale le convoglia allo sfalda balle. Qui, mediante il movimento circolare di un tamburo a denti fissi, il materiale viene riportato allo stato fuso e lasciato cadere su un nastro, attraverso il quale giunge alla cabina di preselezione, dove i raccoglitori rimuovono cartone e pellicole.
In seguito, il materiale viene inviato, attraverso un nastro di alimentazione, in un vaglio rotante, per essere separato in base alle dimensioni. Quello inferiore a 30 mm cade su un nastro che lo convoglia all’unità di immagazzinamento dei residui, insieme ai materiali fini provenienti dal separatore balistico. Quello da 30 a 260 mm viene mandato al separatore balistico, dove materiali pesanti e corpi rotolanti sono separati da quelli leggeri e piatti con un movimento sussultorio delle pale. Grazie alle griglie di queste ultime, il materiale fine viene evacuato e inviato alla suddetta unità di immagazzinamento. I materiali leggeri e piatti vengono indirizzati verso l’alto da un trasportatore, mentre quelli pesanti e rotolanti sono condotti alla linea di selezione automatica a lettori ottici. Il materiale con dimensioni superiori a 260 mm viene inviato alla linea di raccoglimento dei materiali ingombranti e da qui a una sezione di separazione manuale e scarico attraverso scivoli.
Per garantire la massima qualità, dopo i lettori ottici sono utilizzate stazioni di controllo ed è previsto inoltre un controllo manuale. Prima dell’ingresso nella linea automatica, i materiali pesanti e rotolanti sono vagliati da un’unità di demetallizzazione, per eliminare i materiali ferrosi e non, che, previa pesatura, vengono scaricati in contenitori dedicati.
Dopo la selezione si passa al sistema di lavaggio, realizzato da Amut e basato sul Friction Washer, con filtraggio e riutilizzo dell’acqua. Il risciacquo ha inizio in due vasche dedicate, dove gli agenti inquinanti leggeri (carta, termoplastici non poliolefinici ecc.) sono separati per decantazione, mentre le poliolefine galleggiano. Le vasche sono dotate di un estrattore automatico del materiale decantato e delle plastiche pesanti, che, insieme a quelle miste, vengono centrifugate e stoccate in big bag.
La sezione di lavaggio a ciclo completamente automatico assicura separazione e pulizia dei materiali termoplastici da tutti gli agenti inquinanti con peso specifico più elevato, mentre i possibili residui di agenti inquinanti vengono filtrati durante il processo di granulazione. Una volta che tutti i materiali sono stati selezionati, vengono immagazzinati in base alla tipologia, pronti per essere scaricati sui nastri raccoglitori e inviati alla pressa per l’imballaggio finale delle balle.