A Milano, un convengo di PolieCo (Consorzio Nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene) fa il punto sulla normativa nazionale e sugli effetti per l’ambiente e sul mercato delle borse multiuso. L’evento promosso da PolieCo, avrà luogo lunedì 16 febbraio 2015, a partire dalle 9.30, presso la Sala Colucci di Palazzo Castiglioni (Corso Venezia, 47), e vedrà il contributo scientifico della Fondazione Santa Chiara per lo Studio del Diritto e dell’Economia dell’Ambiente e della Federazione Green Economy e la collaborazione di Assorecuperi, Assorimap, CNA, Confimi Impresa, Federconsumatori e Adusbef.
Il convegno prende le mosse dal fatto che il nostro Paese, persino in anticipo sui tempi rispetto alla maggior parte dei partner europei, ha affrontato il tema della messa al bando degli shopper usa e getta con un percorso normativo certamente accidentato e caratterizzato da proroghe e false partenze, a favore della promozione delle borse multiuso di adeguato spessore e resistenza.
Oggi lo stato dell’arte è chiaro; in Italia vige il divieto preciso alla commercializzazione e alla distribuzione, anche gratuita di sacchetti per asporto merci che non siano riutilizzabili o compostabili. Tutto questo per contribuire a una riduzione delle quantità di rifiuti e, nel contempo, promuovere la filosofia del riutilizzo. Il convegno, che ha ottenuto il patrocinio Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, intende prospettare nuove opportunità di mercato per i produttori di borse riutilizzabili in polietilene, presentando anche le sollecitazioni che provengono dall’Unione europea.
La riflessione proposta, che ovviamente prenderà l’avvio dai recenti sviluppi a livello comunitario sino a calarsi nel quadro di riferimento nazionale, vuole essere di stimolo per il comparto delle PMI coinvolte, per offrire al Paese una nuova prospettiva di sviluppo economico basato sull’utilizzo consapevole di beni facilmente riutilizzabili e riciclabili.
Il tutto, ovviamente, nel quadro di un ciclo virtuoso di produzione-distribuzione-consumo-riutilizzo, che non deve coinvolgere solo il comparto industriale, ma anche la grande distribuzione organizzata (GDO) e la società civile, con una particolare attenzione da parte degli organi di controllo circa la destinazione dei materiali avviati a riciclo e la provenienza del rigenerato.
Il convegno, inoltre, vuole rappresentare l’inizio di una serie di iniziative congiunte che PolieCo intende presentare a livello nazionale per diffondere la cultura del riutilizzo e del riciclo a partire dai piccoli gesti quotidiani che abbisognano, per essere incisivi, della maggior partecipazione della società civile, che deve essere debitamente informata; non a caso il consorzio si sta già attivando per il ritiro delle borse riutilizzabili, direttamente o tramite la GDO e la distribuzione organizzata.
“Credo sia importante riflettere insieme, imprese di produzione, imprese di riciclo, legislatore e GDO sull’importanza della riutilizzabilità e della riciclabilità dei beni di grande consumo come i sacchi per asporto merci”, dichiara il presidente di PolieCo, Enrico Bobbio, “tanto più oggi, quando l’economia generale e l’esigenza di uno sviluppo sostenibile impongono la massima consapevolezza circa gli effetti dei consumi di massa. PolieCo è stato istituito dal Legislatore italiano proprio per favorire il massimo ritiro dei beni a base di polietilene al termine del loro ciclo di vita, onde avviarli alle attività di riciclo e di recupero, concretizzando quindi una riduzione della quantità di rifiuti smaltiti in discarica e un minor consumo di materia prima con tutto quello che ne consegue in termini di risparmio energetico e minori emissioni da mancata produzione industriale. Ma non solo, nella nostra mission abbiamo anche la promozione dell’informazione degli utenti, intesa a ridurre il consumo dei materiali e a favorire forme corrette di raccolta e di smaltimento”.
“In questo senso”, conclude Bobbio, “abbiamo voluto proporre una riflessione il più ampia possibile su un argomento molto delicato, ma di primario interesse per il comparto industriale italiano delle materie plastiche, tanto più quanto la riutilizzabilità e la riciclabilità di tali beni si sposa con la necessità di garantire che parte del materiale di partenza sia rigenerato di qualità”.
Oltre a Enrico Bobbio, al convegno parteciperanno in qualità di relatori: Helmut Maurer (direttore generale Waste Management - Commissione Ambiente Ue); Elisabetta Gardini (membro Commissione per l’Ambiente, la Sanità pubblica e la Sicurezza alimentare, Parlamento Europeo); Carlo Martelli (vicepresidente del Gruppo M5S; vicepresidente della XIII Commissione Permanente Territorio, Ambiente, Beni ambientali; membro della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati); Franco Toni di Cigoli (Università degli Studi di Padova e Institute of Advanced Legal Studies, Londra); Rosario Trefiletti (presidente Federconsumatori); Elio Lannutti (presidente Adusbef); Walter Regis (direttore Assorimap); Loris Cicero (consigliere Assorecuperi); Mara Chilosi (coordinatore Comitato Scientifico Assorecuperi); Gabriele Muzio (responsabile Servizi Tecnici API Torino, Confimi Piemonte); Giancarlo Gamberini (responsabile CNA Produzione).