Il 24 marzo, a Milano, è stato presentato il Protocollo di Intesa tra Expo 2015 e Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai) per la promozione di un programma di economia circolare per l’esposizione universale.
A illustrare l’importanza del Circular Economy Programme di Expo, di cui Conai è “official supporter”, sono stati il direttore generale della divisione Sales & Entertainment di Expo 2015, Piero Galli, e il direttore generale di Conai, Walter Facciotto.
La produzione dei rifiuti urbani e assimilati negli spazi dell’esposizione universale è stimata in 17000 tonnellate, una media di 70-80 tonnellate ogni giorno, con picchi produttivi di 130 t durante i week end. Per questo motivo, all’interno del sito espositivo, Conai si farà portavoce, insieme a Expo, dell’importanza del riciclo dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata, mobilitando i visitatori e gli operatori.
Almeno il 40% dei rifiuti sarà prodotto dai visitatori, mentre il 60% sarà realizzato all’interno delle aree espositive e delle aree di ristorazione. Proprio per informare e guidare gli addetti ai lavori e stimolare i turisti a tenere un comportamento virtuoso, Conai realizzerà pannelli e materiali informativi così che tutti i rifiuti, di imballaggio e non, vengano correttamente differenziati permettendo la loro valorizzazione attraverso il riciclo.
L’obiettivo per le attività di raccolta differenziata è il raggiungimento della soglia del 70% del totale dei rifiuti, da avviare a riciclo attraverso i consorzi di filiera e al compostaggio, mentre il sistema di raccolta differenziata previsto in Expo Milano 2015 sarà lo stesso già attualmente in vigore in città. Carta e cartoni, vetro, imballaggi in plastica e metalli, frazione organica (con scarti di cibo e prodotti monouso, quali bicchieri, piatti e posate in materiale compostabile) sono le 5 frazioni da raccogliere separatamente e reimmettere nei circuiti produttivi, riducendo così il prelievo di nuove risorse.
L’accordo prevede anche l’implementazione di un contatore ambientale, che misurerà i benefici ambientali, economici e sociali generati dalla corretta gestione dei rifiuti - raccolta differenziata all’interno del sito e avvio a riciclo - attraverso una serie di indicatori, tra cui le emissioni di CO2 evitate, la quantità di rifiuti sottratta alla discarica e avviata a riciclo per categoria merceologica, le materie prime seconde generate e il risparmio idrico ed energetico.
Il contatore ambientale, realizzato in collaborazione con Amsa-Gruppo A2A, sarà aggiornato periodicamente, per monitorare così l’andamento delle attività di raccolta differenziata e riciclo.
Conai realizzerà inoltre una serie di pillole video, in italiano e in inglese, con indicazioni sul corretto comportamento da tenere per la raccolta differenziata all’interno di Expo.
Per informare ed educare i più piccoli, realizzerà un gioco interattivo fruibile da 18 e-wall e materiali divulgativi per l’area del Children Park.
All’interno degli spazi dell’Esposizione Universale saranno inoltre allestite 30 panchine realizzate con materiali d’imballaggio riciclati, a rappresentare un esempio concreto di un modello, quello dell’economia circolare, che funziona e che è sostenibile dal punto di vista sia ambientale che economico.
“La sostenibilità è uno degli elementi centrali di Expo 2015, e Conai è felice di mettere a disposizione la sua expertise nei settori del riciclo e della valorizzazione dei rifiuti di imballaggio”, ha commentato Walter Facciotto. “Sostenibilità per Conai, infatti, non significa solo tutela e prevenzione dell’ambiente, ma anche prospettive di sviluppo economico e nuove opportunità d’impresa. Basti pensare che in 15 anni di attività il sistema consortile ha generato 15,2 miliardi di euro di benefici complessivi per il Sistema Paese e che, ad oggi, ben 37000 addetti sono occupati nella filiera del trattamento dei rifiuti di imballaggio e dell’industria del riciclo”.
Nel 2014 in Italia sono state oltre 9 milioni le tonnellate di rifiuti di imballaggio avviate a recupero complessivo (+3,3% rispetto al 2013). In aumento dello 0,5% rispetto al 2013, il riciclo complessivo degli imballaggi in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica, vetro.
Grazie all’attività di Conai e dei consorzi di filiera, che hanno sostenuto e dato impulso alla valorizzazione dei materiali di imballaggio provenienti dalla raccolta urbana, negli ultimi 15 anni lo scenario del recupero è completamente cambiato: nel 1998 veniva valorizzato il 33,2% degli imballaggi immessi al consumo, oggi ne viene recuperato il 77,5%, pari a oltre 3 imballaggi su 4. Il raggiungimento di questi risultati ha permesso di non costruire almeno 100 discariche, evitato l’emissione di 125 milioni di tonnellate di CO2 e risparmiato 350 miliardi di KwH di energia, valore superiore alla domanda complessiva annuale italiana.