Dal 1957 Motomeccanica progetta, industrializza e produce grandi motoriduttori di potenza che - nell’80% dei casi - corredano i macchinari dei costruttori italiani operanti nella lavorazione di materie plastiche e gomma, ma non solo. Al di là dell’imponenza degli organi di trasmissioni esposti da Motomeccanica a Plast 2015, intervistando in fiera Flavio Braga - amministratore delegato dell’azienda di famiglia - è emersa parimenti la sua relativa serenità rispetto a quello che è l’andamento del mercato, a patto di rispettare tre regole: serietà, puntualità e innovazione continua. Sull’ultima regola - l’innovazione, appunto - Braga tiene ha puntualizzato che questa deve essere soprattutto intesa in termini di logica.
Ed è così che - rivedendo metodologie progettuali, ma anche di fabbricazione - accade che, a parità di forze in gioco e di applicazioni richieste, se cinque/sei anni fa un dato motoriduttore arrivava a pesare 20000 kg, oggi si ferma a 5000-6000. A tutto vantaggio del costruttore di mescolatori o calandre per gomma che, in tal modo, si trova così di molto agevolato nel concepimento del suo layout di macchina.