L’idea è di TerraCycle, azienda tra le più attive nel settore della raccolta e trasformazione dei rifiuti: recuperare i mozziconi di sigarette per ricavarne plastica con cui produrre i più diversi articoli, dalle traversine ferroviarie ai posacenere, passando per i frisbee. Fondata nel 2001 dall’ungherese Tom Szaky, oggi conta oltre 100 dipendenti e collabora con cittadini, amministrazioni e multinazionali in più di 20 paesi.
Secondo lo statunitense National Institute of Health, sono circa sei trilioni le sigarette fumate nel mondo ogni anno, i cui mozziconi vengono poi disseminati nell’ambiente. Questi sono spesso scambiati per cibo dagli animali e ne basta uno per contaminare un litro d’acqua, ma nonostante una crescente sensibilità verso i temi della salute e della tutela ambientale tale numero non diminuisce. Dal 2000 al 2014 il numero di sigarette consumate nel mondo è cresciuto dell’8%.
Il piano di riciclo messo a punto si sviluppa attraverso partnership con amministrazioni comunali, cittadini e multinazionali nell’ambito del programma “The Cigarette Waste Brigade”. L’azienda ha distribuito contenitori in America, Australia, Brasile, Francia e Regno Unito, dove sono stati raccolti circa 38 milioni di mozziconi.
Il processo di lavorazione è molto complesso e deve essere perfezionato. I filtri, che contengono diacetato di cellulosa, la stessa sostanza usata per la produzione di occhiali da sole, sono prima sterilizzati, poi triturati e mescolati con altri materiali da riciclo e trasformati in plastica. Ma servono 2000 sigarette per produrre un chilo di plastica e, per ora, il processo presenta più costi che ricavi.
L’azienda, però, è intenzionata a proseguire sulla strada intrapresa, anche grazie a un team che finora trovato una nuova collocazione per ogni rifiuto, dal riciclo delle scatole dei biscotti a quello delle cialde del caffè, passando per le penne.