Si è svolta il 23 giugno a Roma la cerimonia di premiazione dell’edizione 2016 del Concorso “Comuni Ricicloni”, ideato da Legambiente e patrocinato dal Ministero per l’Ambiente, che premia le comunità locali, gli amministratori e i cittadini che hanno ottenuto i migliori risultati nella raccolta e gestione dei rifiuti. Anche quest’anno Conai (il Consorzio nazionale imballaggi), partner del concorso, ha premiato i Comuni o le aggregazioni di Comuni che hanno dimostrato maggiormente il loro impegno nei confronti della raccolta differenziata di qualità dei rifiuti di imballaggio. Il consorzio lavora a stretto contatto con i Comuni, assicurando l’avvio a recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggio di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro e garantendo un effettivo sbocco nella filiera del riciclo e del recupero ai materiali provenienti dalla raccolta urbana.
Il premio “Start Up” è stato conferito a Catanzaro e a Gimigliano (Catanzaro), che nel corso del 2015 hanno avviato un importante progetto di riqualificazione del servizio di raccolta differenziata con l’impegno di portarlo a regime entro la fine dell’anno. Il piano prevede l’introduzione del modello porta a porta, con la raccolta monomateriale di carta e vetro, e multimateriale per plastica e metalli, con la standardizzazione dei colori e delle attrezzature a livello europeo: verde per il vetro, blu per la carta e giallo per il multimateriale. Alla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio si aggiunge anche la separazione dei rifiuti organici.
Il Comune di Catanzaro, che partiva da un 10% di raccolta differenziata, ha dimostrato una forte volontà nel portare avanti il progetto elaborato in collaborazione con Conai, tanto che i risultati a maggio 2016 hanno raggiunto una media di raccolta differenziata pari all’80% nelle prime due aree servite, elevando la percentuale complessiva della raccolta cittadina al 32%. Gimigliano, piccolo comune di 3500 abitanti, ha adottato il medesimo progetto proposto per il capoluogo, avviando il servizio porta a porta all’inizio del 2016. Già a maggio ha superato la percentuale del 65% di raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
All’Unione dei Comuni della Valle del Torbido, in provincia di Reggio Calabria, è stata assegnata la menzione speciale “Teniamoli d’occhio”, con la quale Conai ha sottoscritto un protocollo di Intesa al fine di sviluppare le attività di raccolta differenziata dei rifiuti urbani - e in particolare dei rifiuti di imballaggio - attraverso l’elaborazione di un piano industriale che porterà alla definizione di un modello condiviso e di un sistema gestionale unico sull’intero territorio dell’Unione per il potenziamento della raccolta differenziata finalizzata al riciclo e al recupero.
“Premiare l’impegno dei Comuni è di fondamentale importanza perché l’organizzazione di un buon servizio di raccolta differenziata, indispensabile per garantire un efficace avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio, richiede un forte impegno da parte sia dell’amministrazione comunale sia dei cittadini. Siamo contenti di dare visibilità agli esempi positivi di chi amministra con responsabilità la gestione dei rifiuti trasformandoli in una risorsa ambientale ed economica”, ha commentato Walter Facciotto, direttore generale di Conai.
Il raggiungimento di questi risultati è stato possibile grazie al lavoro che Conai ha svolto e continua a svolgere sul territorio con i Comuni, attraverso l’Accordo Quadro Anci-Conai, che promuove lo sviluppo della raccolta differenziata di qualità. Grazie alle convenzioni attivate dai Comuni nell’ambito dell’Accordo, nel 2015 sono state ritirate per essere avviate a riciclo circa 3,8 mln tonnellate di rifiuti di imballaggio, in crescita del 6,4% a livello nazionale e con percentuali di incremento in forte crescita nelle Regioni del Centro-Sud.
Nel 2015 sull’intero territorio nazionale, l’impegno della filiera degli imballaggi, tra cui Conai e i consorzi di filiera, ha permesso l’avvio a riciclo del 66,9% degli imballaggi immessi al consumo, per un totale di 8,2 milioni di tonnellate di rifiuti trasformati in materia prima seconda, e il raggiungimento di un tasso di recupero complessivo pari al 78,6%.