Secondo le recenti rilevazioni di SPI (The plastics industry trade association), la produzione statunitense di macchine per la trasformazione primaria di materie plastiche nel trimestre gennaio-marzo 2016 ha raggiuto un valore di 330,5 milioni di dollari, pari al 13,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2015 (ma il 15,4% in meno sull’ultimo trimestre del 2015).

L’analisi per tipo di macchine evidenzia i seguenti andamenti: presse a iniezione +25,2%; estrusori monovite -17,4%; estrusori bivite +6,8%; soffiatrici -63,5%. Bene gli ausiliari che, con un incremento del 13,6%, hanno raggiunto un valore di 120,1 milioni di dollari.

Per i prossimi 12 mesi, l’indagine congiunturale di SPI rileva aspettative di stabilità o tendenti al miglioramento per l’84% del campione intervistato, in particolare grazie a un andamento positivo dei settori medicale, automobilistico e dell’imballaggio.

Contemporaneamente, l’ufficio di statistica statunitense ha diffuso i dati relativi agli investimenti in macchinari da parte dell’industria manifatturiera nel suo complesso, rilevando una progressione del 6,3% nei primi tre mesi del 2016, mentre nello stesso periodo gli ordini sono aumentati del 21%. Per i prossimi mesi gli analisti si attendono un miglioramento del clima economico statunitense, con un aumento dei consumi (in funzione della crescita dell’occupazione e dei salari) e, parallelamente, dei prezzi dell’energia, insieme a un innalzamento dei tassi di interesse.