Secondo un nuovo studio svolto dalla società di ricerche specializzata Zion Research, il mercato mondiale del packaging - che nel 2014 aveva raggiunto un valore di 270 miliardi di dollari e un volume di oltre 81 milioni di tonnellate - dovrebbe crescere a un tasso medio annuo del 4,8%, raggiungendo i 375 miliardi di dollari nel 2020.

Alimentare e farmaceutica sono le principali applicazioni di destinazione con le più interessanti prospettive di sviluppo, anche grazie alla crescente richiesta di materiali ad alte prestazioni, sia estetiche sia funzionali. Dal punto di vista geografico, oltre il 30% del consumo di imballaggi è concentrato nella regione dell’Asia-Pacifico, con Cina e India che anche nei prossimi anni sosterranno la domanda. Al secondo posto si trova l’area nordamericana, ma una progressione sostenuta è attesa anche in Europa.

Un’analisi condotta dalla società di consulenza PCI Wood Mackenzie offre invece una panoramica sull’industria dell’imballaggio flessibile in Europa, evidenziando che nel 2015 la crescita di tale settore ha sfiorato i due punti percentuali, migliorando il risultato del +1,4% messo a segno nel 2014 e raggiungendo i 13,5 miliardi di euro.

Per il 2016 è atteso un trend analogo a quello dello scorso anno, grazie alla domanda sostenuta in paesi quali Italia (+3%), Francia e Spagna, registrata nel 2015 dopo alcuni anni di stagnazione. Per quanto concerne i mercati dell’Europa Centro-Orientale, emerge che lo scorso anno in Russia, nonostante una contrazione del 4% dell’economia, la domanda di imballaggi flessibili è aumentata del 2%. Ucraina e Polonia invece risultano rispettivamente stabile e in crescita.