Secondo le rilevazioni della SPI-The Plastics Industry Trade Association, nel periodo aprile-giugno 2016 le consegne statunitensi di impianti per la trasformazione primaria di materie plastiche (macchine a iniezione, estrusori, soffiatrici) sono risultate in crescita per il terzo trimestre consecutivo. Più precisamente, hanno registrato un incremento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2015, superando il valore di 312 milioni di dollari. Il dato cumulato (gennaio-giugno) evidenzia una progressione ancora più marcata: +7,6% rispetto al primo semestre del 2015.
SPI sottolinea, però, come, rispetto al primo trimestre del 2016, si sia verificata anche una contrazione del 5,6%. Gli analisti ritengono che difficilmente il tasso di crescita potrà rafforzarsi nei prossimi trimestri ma, anche grazie agli incentivi per gli investimenti ancora in vigore, l’espansione dovrebbe rimanere costante.
Un maggiore dettaglio per tipologia di macchina mostra le seguenti variazioni:
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+7,3% per le macchine a iniezione
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+12,4% per gli estrusori monovite e -35,6% per gli estrusori bivite
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-17,3% per le macchine per soffiaggio.
Gli ordinativi di ausiliari sono cresciuti dell’1,4%, fino a un valore di quasi 124 milioni di dollari.
Il centro studi d SPI ha anche pubblicato i risultati dell’ultima indagine congiunturale svolta tra i propri associati, la quale mostra come la percentuale di coloro che si aspettano un miglioramento o una stabilità delle condizioni di mercato nei prossimi mesi è scesa al 77%, rispetto all’84% della rilevazione di tre mesi orsono.
Attualmente, l’Europa risulta la regione con le migliori aspettative di sviluppo a livello globale, mentre per Messico e Nord America in genere è attesa stabilità o un leggero miglioramento; per Asia e America Latina è invece previsto un andamento piatto.
Quanto ai settori di sbocco, in termini di domanda di prodotti finiti e investimenti in macchinari, ancora buono l’andamento di medicale e imballaggio; qualche incertezza per l’industria automobilistica; stabilità o miglioramento moderato per gli altri comparti.
In base ai dati Istat, nel primo semestre del 2016, l’export italiano di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma verso gli Stati Uniti si è fermato poco sotto la soglia dei 100 milioni di euro, registrando un calo del 15% circa rispetto allo stesso periodo del 2015. Tale diminuzione è principalmente riconducibile alle minori vendite di soffiatrici (da oltre 14 a circa 6 milioni) nonché delle attrezzature che rientrano nella voce generica “altre macchine” (da quasi 26 a circa 10 milioni di euro).