Sebbene non esposta dal costruttore nelle recenti manifestazioni fieristiche di settore, l’applicazione qui descritta era per certo ben stampata nella mente di Salvatore Lisciandrello, AD di Ripress, che la redazione di MacPlas ha incontrato recentemente.
“Nel corso del 2015 avevamo realizzato macchine a iniezione speciali con - perché no? - l’obiettivo di inserirci in nuovi contesti manifatturieri. In tale logica è nata nel 2016 un’isola di lavoro ad hoc per lo stampaggio delle cassette per la frutta: proprio quelle che comunemente vediamo nei negozi degli ortolani o nei supermercati”, ha dichiarato Lisciandrello.
“La configurazione dell’isola di lavoro si basa principalmente su una pressa a iniezione da 580 tonnellate che, in virtù di un particolare basamento rialzato, consente lo scarico dei manufatti dalla parte inferiore della pressa. Questa macchina speciale è ora in funzione presso lo stabilimento di un produttore italiano che ha, in un certo senso, “voluto metterci alla prova”. In precedenza, infatti, utilizzava una pressa di altra marca che, a nostro parere - poi confermato dai fatti - oltre ad avere un costo iniziale più alto, faceva registrare un consumo energetico eccessivo”.
“Ebbene, oggi, con la pressa Ripress lo stampatore ha ottenuto un risparmio in corrente elettrica del 60% rispetto alla soluzione precedente”, ha concluso l’amministratore delegato dell’azienda milanese.