In una nota diffusa nei giorni scorsi, il costruttore italiano di impianti per l’estrusione di film, Macchi, fa sapere che nel 2016, per il quarto anno consecutivo, ha registrato un incremento delle vendite e del fatturato sulle principali aree geografiche mondiali. Grazie a una fitta rete commerciale, l’azienda è riuscita a espandere la propria presenza sui mercati di tutto il mondo, confermandosi tra i principali costruttori di tecnologie per la produzione di film in bolla.
Ancora una volta l’Europa è risultato il palcoscenico principale, seguita dall’area Asia-Pacifico, verso cui sono confluiti rispettivamente il 45 e il 30% delle vendite dell’azienda. L’Africa si è confermata un importante mercato di sbocco, a riprova del suo rapido sviluppo, dove hanno contato soprattutto la semplicità di utilizzo, la robustezza e il rapporto qualità/prezzo delle tecnologie offerte dal costruttore di Venegono Inferiore, in grado di assecondare le attuali esigenze del comparto della trasformazione locale.
Quanto ai prodotti, la tecnologia POD a 5 strati si è imposta come la più richiesta in casa Macchi: nel 2016, questi sistemi hanno rappresentato circa il 40% delle sue vendite e sono approdati anche nei mercati dell’area Asia-Pacifico, dove nel 2017 saranno destinati due impianti (uno in Cina e uno in Australia). Tali impianti hanno definitivamente colmato la distanza che li separava dalle tradizionali linee per la coestrusione a 3 strati.
Il 2017, quindi, si è aperto sotto i migliori auspici, conclude la nota: le vendite proseguono con lo stesso slancio del 2016, con l’azienda impegnata a sviluppare una serie di soluzioni innovative.