A 25 anni dalla nascita, Euroviti, dopo essere passata dalle acquisizioni di Cimam di Varese nel 2006 e di SBI di Borgosatollo (Brescia) nel 2011, rinnova il proprio logo, rendendolo più lineare e chiaro. In una nota, l’azienda fa sapere di aver abbandonato, da un lato, la Leonessa di Brescia, perché la rendeva provinciale, e, dall’altro, le stelle, perché nell’immaginario collettivo poteva rimandarla a una dimensione europea mentre, invece, vuole proiettarsi in un futuro sempre più globale.

Viene invece mantenuta, sebbene ridisegnata, la tramoggia, primo componente dei gruppi di plastificazione, in cui compaio una E e una V stilizzare a richiamare il nome Euroviti, tutto racchiuso all’interno di un cerchio, segno grafico che suscita armonia.

Oggi Euroviti si propone, anche grazie alle sinergie venute a crearsi con le acquisizioni, con agenti e rivenditori in più di 20 paesi anche molto diversi tra loro, ma i cui trasformatori vengono accomunati da esigenze simili, in particolare per quanto riguarda il gruppo di plastificazione. Il lancio del nuovo logo è previsto per il primo marzo.