Il mercato mondiale degli elastomeri e dei poliuretani termoplastici è oggetto di due recenti studi pubblicati dalle società di consulenza specializzate Smithers Rapra e Research and Markets.

Per quanto riguarda il mercato dei TPE, viene evidenziata una crescita annua del 5,4% nel periodo 2012-2017 e, nonostante tale mercato sia decisamente maturo, le previsioni entro il 2022 mostrano un ulteriore aumento (5,5%). La principale area geografica di riferimento è quelle dell’Asia-Pacifico, con un consumo del 49,7% del totale, percentuale che sembra essere destinata a superare il 53% entro il 2022. Seguono i paesi dell’area Nafta, con un 25,5%, che però dovrebbe scendere al 24,5%, mentre tendono al ribasso l’Europa (dal 19,7 al 17,8%) e il Sud America.

Anche per quanto concerne il mercato dei TPU, viene stimato un incremento annuo del 6,8%, seppure le previsioni arrivino fino al 2021, grazie all’iniezione di capitali nel settore automobilistico, che utilizza una quantità sempre maggiore di poliuretani termoplastici sia per gli interni sia per l’esterno dei veicoli, ma anche per pannelli e parti del motore. In termini di valore complessivo, il settore raggiunge i 2,48 miliardi di dollari. Unico freno alla crescita sembrano essere i costi, più elevati rispetto ai polimeri tradizionali (PE, PP, PU ecc). Le regioni dell’Asia-Pacifico dovrebbero registrare, anche in questo caso, l’incremento più significativo, grazie alla concentrazione in quell’area dei principali siti produttivi di TPU, alla disponibilità di manodopera a basso costo, all’immissione di capitali dall’estero e alla diversificazione manifatturiera che spazia dall’auto all’ingegneria industriale e alle calzature.