Secondo un recente studio condotto dall’americana Grand View Research il mercato mondiale delle materie plastiche per il settore medicale – entro il 2025 – dovrebbe raggiungere un valore di 33,6 miliardi di dollari.
A sostegno di tale trend alcuni fattori come: il ceto medio in crescita nei paesi emergenti (che quindi avrà accesso a cure di livello paragonabile all’Occidente), la sempre maggiore diffusione di dispositivi medicali usa e getta (che spesso sostituiscono il metallo soprattutto negli strumenti chirurgici), lo sviluppo di materiali innovativi altamente performanti (per esempio il PEEK, polietereterchetone, ad oggi utilizzato in oltre 80 tipologie di dispositivi medicali autorizzati dalla FDA).
In generale la domanda di polimeri per la produzione di siringhe, componenti per attrezzature chirurgiche, guanti e cateteri dovrebbe aumentare di quasi 7 punti percentuali entro il 2025.
Vale la pena sottolineare la performance del polipropilene, che registrerà la crescita più significativa con un tasso medio annuo del 9,2%.
Dal punto di vista geografico, il dato 2016 relativo al consumo di resine polimeriche vede il primato dell’Asia-Pacifico (con una quota del 24,5% sul totale). In questa regione è cresciuta la propensione alla spesa sanitaria e allo stesso tempo ha preso piede il cosiddetto “turismo medicale” soprattutto in Cina e India.
Le principali sfide che attendono il settore nel prossimo futuro sono le stringenti normative in campo sanitario, il prezzo del petrolio e la pressante richiesta da parte del legislatore di trovare un’alternativa al PVC, considerato nocivo per la salute.