Entro il 2024, la domanda di plastificanti impiegati nella produzione di manufatti in plastica e gomma, vernici, adesivi ecc. dovrebbe raggiungere 9,75 milioni di tonnellate a livello mondiale. Sono queste le stime di Ceresana, che indica anche come il consumo di plastificanti ftalati, considerati pericolosi per la salute e per l’ambiente, dovrebbe via via ridursi.

Circa l’87% di tali additivi viene impiegato nella produzione di manufatti soprattutto in PVC, con un consumo che, nel 2016, ha toccato 2,14 milioni di tonnellate, mentre entro il 2024 la domanda dovrebbe aumentare sotto la spinta, in particolare, dell’impiego nella produzione di cavi.

Dal punto di vista geografico, nel 2016 l’Asia-Pacifico ha assorbito il 59% del consumo globale e, secondo le previsioni, il fabbisogno della regione nei prossimi anni dovrebbe raggiungere un volume di 6 milioni di tonnellate. Il secondo e il terzo mercato di sbocco di tali prodotti sono risultati invece l’Europa Occidentale con il 12% e il Nordamerica con l’11,5%.