Nuovo operatore nel settore dell’iniezione, Ironjaw è una startup europea specializzata in dispositivi in grado di incrementare la forza di chiusura delle presse a iniezione. Uno dei suoi primi sistemi può essere adattato a tutti i tipi di stampo e aumenta del 30-60% la forza di chiusura della macchina.

“Il nostro sistema è stato testato con successo su diversi milioni di componenti in fase di ricerca e sviluppo, portandoci a creare una società dedicata a questa tecnologia allo scopo di fornire ai trasformatori di materie plastiche di tutto il mondo, stampatori in particolare, una soluzione economica per incrementare la capacità delle loro presse. La tecnologia consente di utilizzare presse che sono meno potenti, ma più efficienti energeticamente, per raggiungere gli stessi risultati, con un immediato impatto sui costi di produzione degli articoli”, ha dichiarato Bruno Machet, cofondatore della società insieme ad Alex Guichard.

La tecnologia, brevettata, si basa su un sistema di “fauci in acciaio” per chiudere lo stampo e ha richiesto cinque anni di sviluppo. “Produce spettacolari incrementi della pressione di stampaggio, fino al 60% a seconda della configurazione, diminuisce o addirittura elimina le bave e funziona con qualsiasi tipo di materiale plastico, riciclato compreso”, ha aggiunto Machet.

L’iniezione coinvolge tutti i settori che utilizzano materie plastiche: edilizia, imballaggio, auto, elettronica ecc. La startup ha sviluppato una gamma standard di sistemi Ironjaw, con taglie da S a XL. Nei prossimi mesi il sistema sarà testato dai maggiori costruttori di attrezzature europei e americani. “Ho scelto di investire in Ironjaw perché si tratta di una tecnologia con molte potenzialità, indirizzata a un mercato internazionale”, ha concluso Guichard.