Gli impegni prioritari della Commissione Europea per l’economia circolare hanno marcato i contenuti espositivi e gli eventi di Ecomondo e Key Energy, che si sono chiusi il 10 novembre alla fiera di Rimini. Quattro giorni all’insegna della condivisione di conoscenze, tecnologie e strategie per garantire alle imprese un ruolo da protagoniste nel disegno europeo che mira a ridurre la produzione dei rifiuti incentivando il loro riutilizzo, anche grazie a finanziamenti rilevanti a sostegno della ricerca e dell’innovazione. Riprogettare prodotti e processi industriali, dunque, adottando i principi dell’economia circolare è il tema per la moderna manifattura, le città verdi ed efficienti, la riqualificazione dei siti inquinati e la gestione delle risorse idriche. Ecomondo e Key Energy hanno proposto anche esempi concreti di aziende, città, istituzioni che hanno già fatto propri i principi dell’economia circolare.
L’appuntamento, firmato Italian Exhibition Group, ha chiuso con più di 116 mila presenze (+10%), di cui oltre 12 mila di provenienza internazionale. Sui 113 mila metri quadri di superficie hanno partecipato a Ecomondo e Key Energy 1200 imprese; oltre 200 gli eventi, aperti dagli Stati Generali della Green Economy e partecipati da un pubblico di 11 mila professionisti ed esperti.
“Ecomondo trasmette fiducia nel futuro perché continua a crescere e a rappresentare un sistema internazionale di imprese in grado di alimentare progresso economico e sostenibilità ambientale. L’economia circolare è il denominatore comune di ogni idea di sviluppo, con grandi ricadute anche in termini sociali, e la fiera ha saputo declinare nella concretezza delle conoscenze, delle esperienze e del business, quanto accade nel mondo”, ha dichiarato Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group.
Concetti evidenziati all’inaugurazione dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che nel corso di tutta la giornata di apertura ha incontrato imprese e partecipato a incontri, dettando il filo rosso delle giornate: “Proviamo a non concepire più diverse economie. Quella “green” è l’unica economia possibile se vogliamo guardare al futuro, ed Ecomondo la rappresenta pienamente”.
“Accostare contenuti annessi alle normative, alla ricerca e all’innovazione e alla creazione di imprese, di profilo europeo e internazionale, a un alto livello di partecipazione a una esposizione fieristica è un elemento distintivo di cui si fregia Ecomondo. Quest’anno abbiamo aggiunto nuovi elementi: l’idea di trattare i vari temi in una logica di “filiera lunga”, con la partecipazione di imprese grandi e piccole, di settori produttivi fra loro complementari, trattando la normativa, la ricerca, l’innovazione e gli strumenti disponibili per finanziarle. Una modalità che ci ha consentito di offrire un terreno di connessioni, un’opportunità per nuove partnership e arricchire di nuovo valore per tutto il settore”, ha commentato Fabio Fava, responsabile del Comitato Tecnico Scientifico.
Tra i temi di rilievo per la bioeconomia rientra il contributo di Ocse e Unione Europea con figure di primo piano a livello europeo e mondiale come James Philip, rappresentante OCSE, e Philippe Mengal, direttore esecutivo del BBI JU, l’iniziativa pubblico-privata dell’Unione Europea (da 3,7 miliardi di euro) dedicata allo sviluppo della bioeconomia in Europa. Altro tema cardine dell’edizione 2017, la mobilità e il trasporto nell’ambito dell’area Città Sostenibile, con ampie aree espositive dedicate a ICT, auto, rigenerazione urbana e traposto intermodale, oltre a interventi di grande interesse fra i quali le testimonianze delle città statunitensi di Portland (Oregon) e San Leandro (California), municipalità capofila negli Usa dei progetti sulla mobilità ed energia/rifiuti/acqua. L’appuntamento con le edizioni 2018 delle due manifestazioni è fissato a Rimini dal 6 al 9 novembre.