Sessant’anni fa l’idea di inserire dei tubicini di fissaggio all'interno di un piccolo parallelepipedo in plastica diede vita a uno dei giocattoli più divertenti, creativi e diffusi al mondo: i mattoncini Lego. Il 28 gennaio, infatti, i mattoncini colorati della Lego hanno compiuto sessant’anni di produzione.
Il gruppo Lego aveva iniziato a produrre mattoncini in plastica nel 1949, ma fu solo nove anni dopo, nel 1958, che nacquero quelli che tutto il mondo oggi conosce. Ci vollero diversi anni di studio per trovare il design che nel tempo è divenuto iconico e che sostanzialmente da allora non ha subito modifiche. Design e attenzione alla qualità e alla sicurezza, da sempre alla base della produzione, fanno sì che due mattoncini Lego prodotti a distanza di 60 anni possano ancora combaciare.
Il danese Ole Kirk Kristiansen, il fondatore della Lego, termine nato dall’unione delle parole danesi "leg godt", che significano giocare bene, ha lanciato i primi mattoncini denominati Automatic Binding Bricks nel 1949. Quattro anni dopo il nome è stato semplificato in Lego Mursten, che, sempre in danese, significa mattoncini Lego, e sono arrivati i cinque colori principali: bianco, rosso, giallo, blu e verde. I mattoncini originali erano vuoti e, quindi, avevano una limitata frizione, cosicché i modellini potevano cadere a pezzi se venivano mossi o rovesciati. Fu, dunque, nel 1958 che gli attuali mattoncini “2x4” furono messo a punto: sei di essi possono essere combinati in oltre 915 milioni di modi.
Inizialmente erano realizzati in acetato di cellulosa, mentre dal 1963 vengono ottenuti in ABS. Gli stampi impiegati per produrli hanno una tolleranza dimensionale di 0,004 mm, meno dello spessore di un capello, ed è ciò che li rende praticamente uno uguale all’altro e ne consente la perfetta e salda unione. Oggi i bambini di tutto il mondo possono giocare con oltre 3700 tipi diversi di mattoncini e altri elementi da costruzione in più di 60 colori.