Il 5 febbraio HP ha ampliato il proprio portafoglio per la stampa 3D con l’introduzione della nuova serie di stampanti 3D Jet Fusion 300/500, tra le prime tecnologie di stampa 3D che consente di produrre parti funzionali di grado ingegneristico a colori o in bianco e nero. Con un costo a partire da 50 mila dollari a seconda della configurazione e delle preferenze per il colore, la serie Jet Fusion 300/500 consente a designer, sviluppatori di prodotto, imprenditori, università e istituti di ricerca di accedere alla tecnologia di stampa Multi Jet Fusion di HP.
La nuova serie Jet Fusion 300/500 si affianca alle attuali soluzioni 3D Jet Fusion 3200/4200/4210 di livello industriale offerte da HP, che assicurano il costo per pezzo tra i più bassi del settore e sono progettate per gli ambienti di produzione. Grazie all’espansione del proprio portafoglio, HP offre agli utenti delle soluzioni Multi Jet Fusion la possibilità di creare prototipi e produrre nuovi design e applicazioni sulla stessa piattaforma, grazie a tecnologie all’avanguardia per il controllo a livello voxel oltre che del colore.
“HP si impegna per la diffusione su larga scala della progettazione e della produzione 3D, offrendo nuove possibilità a milioni di innovatori di tutto il mondo. Indipendentemente dal settore, dalla complessità del design o dai colori richiesti per le esigenze aziendali - dal nero al bianco fino all’intero spettro della gamma cromatica - la nuova serie HP Jet Fusion 300/500 consente di realizzare nuovi componenti in totale libertà, senza i vincoli imposti dai metodi di produzione tradizionali”, ha affermato Stephen Nigro, presidente della divisione 3D Printing di HP.
“Al Phoenix Children’s Hospital cerchiamo di creare esperienze personalizzate a vantaggio del benessere a lungo termine dei nostri pazienti. Da ingessature e dispositivi correttivi esteticamente gradevoli a guide chirurgiche personalizzate e modelli anatomici interattivi, le possibilità di progettazione e le parti durevoli e ad alta precisione offerte dalle nuove stampanti 3D di HP sono in grado di assicurare uno straordinario valore”, ha aggiunto Justin Ryan, del Cardiac 3D Print Lab presso il Phoenix Children’s Hospital.
Oltre a offrire un controllo a livello di voxel, la nuova serie di stampanti 3D Jet Fusion 300/500 ha un design compatto, una soluzione ottimizzata per i flussi di lavoro e un sistema integrato e automatizzato di distribuzione dei materiali che migliora il funzionamento in autonomia, aumenta la facilità di utilizzo e incrementa notevolmente la resa e l’efficienza produttiva. La serie Jet Fusion 300/500 supporta anche i tre principali formati di file a colori (OBJ, VRML e 3MF), permettendo ai progettisti di produrre in modo semplice e affidabile i componenti desiderati senza doversi preoccupare della conversione dei file o del danneggiamento dei dati.
I modelli della serie Jet Fusion 300/500 includono:
- Jet Fusion 340 (bianco e nero)/380 (colori), per gli utilizzatori che hanno l’esigenza di creare parti di dimensioni inferiori o che generalmente stampano un numero limitato di pezzi per ogni processo:
- Jet Fusion 540 (bianco e nero)/580 (colori), con un’area di stampa più ampia rispetto alla serie 300, per gli utenti che hanno l’esigenza di creare parti di dimensioni superiori o con volumi di produzione più elevati.
Le stampanti 3D Jet Fusion 300/500 verranno lanciate da HP con un nuovo materiale: High Reusability CB PA 12. Le parti che utilizzano questo materiale avranno proprietà meccaniche simili a quelle realizzate con il materiale High Reusability PA 12 utilizzato nelle soluzioni industriali di HP. La serie Jet Fusion 300/500 sarà in grado di supportare materiali simili a quelli supportati dai modelli Jet Fusion 3200/4200/4210, oltre a materiali esclusivi con particolari capacità per colore o voxel.