Ricerca di base e mercato non sono poi così distanti, se l’idea nata in laboratorio è davvero buona. Lo dimostra la storia di Minires, una nuova molecola di bioelastomero utilizzabile dalla cosmetica al settore biomedicale, di semplice struttura chimica e facile e poco costosa da produrre.
Già vincitrice nel 2017 di Switch2Product - Innovation Challenge, Minires ha ottenuto un nuovo importante riconoscimento, stavolta a livello europeo. La tecnologia sviluppata da Pierangelo Metrangolo, Francesca Baldelli Bombelli e Andrea Pizzi del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano è risultata infatti vincitrice di un finanziamento Proof-of-Concept dell'European Research Council per un totale di 150 mila euro. I Proof-of-concept sono specificamente erogati per dare ai ricercatori la possibilità di trasformare le loro invenzioni in prodotti commerciabili.
“Minires può essere utilizzato come agente di formulazioni cosmetiche, in applicazioni biomedicali, per la produzione di supporti per l’ingegneria tissutale, la medicina rigenerativa per la creazione di tessuti e vasi sanguigni artificiali, per il rilascio modificato di farmaci e nella realizzazione di polimeri avanzati come elastomeri termoplastici”, spiega Pierangelo Metrangolo (nella foto).
Minires rappresenta una geniale evoluzione degli elastomeri convenzionali, sostanze che hanno le proprietà chimico-fisiche tipiche del caucciù naturale, in particolare la capacità di subire grosse deformazioni riassumendo la propria dimensione una volta tornati “a riposo”.
La nuova molecola è ispirata alla resilina, una particolare proteina elastomerica naturale di cui sono costituite le strutture flessibili degli insetti, la cui struttura chimica conferisce ai materiali eccezionali proprietà elastiche. Minires sfida i pochissimi macroproduttori di elastomeri comuni, che detengono più della metà del mercato mondiale, introducendo una molecola più economica e più performante.
“Il proof-of-concept appena ottenuto valida la nostra idea a livello imprenditoriale. Siamo già al lavoro per rendere la nostra molecola ancora più appetibile per aziende o investitori privati o di venture capital”, aggiunge Metrangolo.