Nell’estrema ricerca di efficienza che oggi contraddistingue le aziende di successo, l’abbattimento dei tempi passivi è certamente tra gli elementi più importanti. Per questo motivo nascono le tecniche SMEM, tecniche avanzate facenti parte del metodo Lean Plastic, che trasformano le operazioni interne al ciclo in esterne e parallele, grazie allo studio del metodo SMED in linea con le metodologie Lean per il settore plastico.

Partendo dai tradizionali metodi del sistema Lean, la logica che guida al cambio stampo efficiente è lo SMED (Single Minute Exchange of Die), una metodologia che guida la riorganizzazione della sequenza del cambio stampo secondo i principi di velocità, sequenza, caccia agli sprechi quasi come fosse un pit-stop di Formula 1. È un metodo efficace, che fornisce indicazioni sull’ottimizzazione dei flussi e più in generale dei principi di lavoro basandosi principalmente sulla logica di “portar fuori” dal tempo di fermo dell'impianto le varie operazioni NVA (Non a Valore Aggiunto). Studia le tecniche di attrezzaggio per rendere le operazioni di cambio stampo rapide ed efficienti, abbattendo quindi costi, assorbimento di risorse, superficie critica, conseguenti impatti su esuberi e, infine, eccessi di magazzino.

Nello SMED classico non ci sono però indicazioni su elementi plastici, consigli e riferimenti tecnologici o pratico-operativi specifici del mondo della plastica, quali, per esempio, lo stampaggio a iniezione, l’estrusione, il compounding, il soffiaggio ecc.

“Per questo motivo - spiega Alessandro Grecu - abbiamo sviluppato un approccio nuovo e originale, senza precedenti nel mondo della plastica. Si tratta del metodo SMEM (Single Minute Exchange of Mold), che noi proponiamo come evoluzione del metodo SMED, in quanto ai principi e alle teorie tradizionali affianca e unisce altri metodi, approcci e best practice del settore plastico per poter aumentare la resa del progetto e i risultati (tempi, produttività, resa economica, abbattimento dei tempi di set up)”.

In particolare, alcuni punti di forza dell’approccio plastico SMEM, tipico e caratteristico del Lean Plastic, sono:

- approccio basato sui 16+5 pilastri plastici, in aggiunta ai 7+1 sprechi Lean “trasversali”;

- approccio basato sulle logiche PlastEx (Plastic Excellence), che si concentrano sull’eccellenza dei processi plastici, come aggiunta a un approccio metodologico esclusivamente legato al flusso;

- valorizzazione dell’efficienza degli stampi attraverso l’approccio Easy Mold, che permette di garantire la massima resa nelle operazioni dirette e indirette;

- abbattimento dei tempi passivi: il metodo SMED studia le tecniche di attrezzaggio per rendere le operazioni di cambio stampo rapide ed efficienti, abbattendo costi, assorbimenti di risorse, superficie critica;

- altri approcci, anche operativi sviluppati all'interno del nostro metodo Lean Plastic, finalizzati a efficientare tutte le operazioni della fabbrica plastica.

Il risultato è quindi strabiliante. Un approccio forte ed esaustivo basato su metodi, tecnologie, materiali e persone.

“Il metodo SMEM risulta quindi essere un elemento fondamentale per tutto l’approccio Lean Plastic perché in questo modo riorganizziamo non solo le operazioni di cambio stampo, ma anche tutte le operazioni della cella, degli stampi stessi, delle resine e polimeri (VA-NVA)”, conclude Grecu.

Per approfondire potete partecipare al corso “Tecniche, metodi e soluzioni SMED & “Lean Plastic SMEM” per efficientare e semplificare il cambio stampo plastico. Soluzioni organizzative, gestionali, tecniche e specialistiche di questo settore” che si terrà il 27 e 28 giugno a Vicenza.

Per maggiori informazioni e iscrizioni visitate la pagina https://goo.gl/5dd7fv