Trovare un punto di accordo sui parametri qualitativi è una delle criticità nel rapporto tra cliente e fornitore. Per superare il problema, nel campo degli imballaggi in EPS è nato, in seno a Eumeps (l’associazione europea dei produttori di EPS), il Competency Center for EPS Quality Pack, centro di competenza per la qualità del packaging in EPS. AIPE (l’Associazione Italiana Polistirene Espanso), cui è stato affidato il coordinamento del centro, per sviluppare il progetto ha coinvolto la società Novares, in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale.
Dall’attività del centro è nato il documento “Linee guida e metodi di analisi per definire standard qualitativi per gli imballi in EPS”, che potrà essere messo a disposizione dei produttori di imballaggi in polistirene espanso e dei loro clienti. Il documento individua cinque categorie di applicazione - elettrodomestici, seminiere per agricoltura, food, settore farmaceutico e impianti di aerazione - per ognuna delle quali sono state tracciate le caratteristiche determinanti degli imballaggi ai fini della qualità e dei parametri che questi devono rispettare.
Per identificare le caratteristiche in modo semplice e veloce, è stato realizzato Tool Kit, un set di quattro strumenti per definire la rispondenza dell’imballaggio agli standard proposti. Il primo misura lo sforzo effettuato per estrarre una vite elicoidale avvitata nel campione. Le viti sono state progettate e stampate in 3D, prima di arrivare a quella standard da utilizzare nel test, mentre una vite specifica, più sottile, è stata studiata appositamente per testare le proprietà meccaniche delle seminiere. Il secondo è costituito da una camera che permette di determinare la percentuale di acqua presente nel campione attraverso la misurazione di un passaggio di corrente.
Il terzo strumento è un microscopio portatile, che usa luce polarizzata per determinare l’espansione delle particelle e la dimensione dei pori. Il quarto e ultimo strumento permette di realizzare il fusion test, che misura la sinterizzazione della particelle tramite il passaggio di un gas attraverso i pori del campione.
Il kit è al momento in fase sperimentale e ne verrà messa a punto una versione adeguata alle necessità di controllo industriale, più compatta e accessibile. Le aziende che seguiranno le linee guida e si doteranno del kit di misurazione potranno garantire che i propri imballi rispondano a standard condivisi. Nei prossimi mesi il centro di competenza lavorerà sulla possibilità di generare un QR code che conterrà tutte le informazioni sull’imballaggio, permettendo così anche all’utilizzatore di ottenere in modo semplice e immediato le informazioni sul lotto di imballaggi acquistati.