Il 26 ottobre si è chiuso il K 2022, su cui erano puntati gli occhi di tutta l’industria della plastica e della gomma: quest’anno, infatti, la fiera compiva settant’anni e, soprattutto, era attesa come banco di verifica da tutta la filiera dopo un intervallo di tempo dalla precedente edizione del 2019 che ha visto susseguirsi una pandemia, una guerra e una crisi energetica senza precedenti nella storia recente, eventi peraltro tutti ancora in corso. A Messe Düsseldorf, dal 18 al 26 ottobre 3.037 espositori hanno richiamato 176 mila visitatori provenienti da 157 Paesi di tutti i continenti, che hanno generato un “sentiment” di generale soddisfazione su entrambi i fronti per la quantità e la qualità dei contatti.

“Il K di Düsseldorf ha soddisfatto ancora una volta le più alte aspettative. Continua a essere la fiera più internazionale, completa e innovativa dell'industria mondiale della plastica e della gomma", ha affermato Erhard Wienkamp (a destra nella foto al centro), ​​amministratore delegato di Messe Düsseldorf. "La fiera ha dimostrato quanto siano preziosi la possibilità di fare networking faccia a faccia, gli incontri in presenza e il contatto fisico con marchi e prodotti. Siamo molto soddisfatti di vedere che il K 2022 è riuscito a inviare segnali forti come motore di innovazione del settore e che i nostri espositori hanno avuto modo di svolgere attività con un numero elevato di clienti internazionali e di elevato potere decisionale".

Positivo anche il giudizio di Ulrich Reifenhäuser (a sinistra nella foto al centro), presidente del comitato esecutivo degli espositori del K 2022: “Dopo che negli ultimi tre anni quasi nessuna fiera ha potuto svolgersi a livello non solo mondiale ma anche nazionale, il K 2022 è stata ancor più attesa come evento numero uno al mondo per l'industria della plastica e della gomma ed è riuscito a dare nuovo slancio a tutti i settori della nostra filiera. Le tante, in parte inaspettate, concrete trattative contrattuali svoltesi in fiera parlano da sole”.

L'attuale incertezza e imprevedibilità degli eventi crea uno scenario di difficile interpretazione per tutto il settore in generale, ma questo non ha impedito alla macchina organizzativa e a tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella fiera, di impegnarsi appieno e di dare il massimo nei rispettivi ruoli e competenze. “Soprattutto in tempi come questi, non solo turbolenti, ma in cui l'industria della plastica e della gomma sta attraversando una profonda transizione verso l'economia circolare, il K 2022 è risultato il luogo ideale per tracciare insieme e attivamente la rotta per il futuro”, ha aggiunto Reifenhäuser.

La grande quantità di nuovi sviluppi tecnologici che produttori di materie prime, costruttori di macchine e impianti e trasformatori hanno messo in campo attuare tale transizione, ma anche per la conservazione delle risorse e la protezione del clima, ha giocato un ruolo chiave nel richiamare visitatori da tutto il mondo. Il 42% del totale è risultato provenire dall’estero, tra i Paesi europei più rappresentati, dopo i padroni di casa della Germania, figurano Paesi Bassi, Italia, Turchia, Francia, Belgio, Polonia e Spagna, buoni anche gli arrivi da Stati Uniti, Brasile e India, mentre meno consistenti gli arrivi dall’Asia Orientale, anche per effetto delle restrizioni ai viaggi tuttora in vigore in alcune aree.

In una edizione che ruotava intorno ai temi caldi dell’economia circolare, della salvaguardia del clima e della digitalizzazione, le macchine e le attrezzature per il riciclo hanno attirato il 43% delle intenzioni di investimento, con una grande attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica dei processi. Non meno interesse è stato suscitato dallo standard OPC UA per lo scambio dei dati di produzione e dalle tante iniziative collaterali collegate ai temi centrali della fiera, che hanno richiamato in fiera anche università, istituti ed enti. E gli organizzatori già guardano al futuro: l’appuntamento con la prossima edizione del K è a Messe Düsseldorf tra tre anni, dall’8 al 15 ottobre 2025.

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