“Il 2018 è stato un anno molto particolare per Macchi. A partire dal mese di luglio abbiamo intrapreso con la proprietà e con il consiglio di amministrazione un progetto di riorganizzazione e rilancio strutturale, introducendo in azienda un nuovo approccio manageriale. Un approccio rivolto a preservare i valori di un marchio storico, innestando su di essi molteplici innovazioni culturali, strutturali, metodologiche e procedurali.
L’obiettivo di preservare, con sempre maggior determinazione e continuità, un ruolo di leadership sostenibile all’interno di un settore industriale in continua evoluzione si affianca all’esigenza di rispondere a nuove logiche di “total cost of ownership”, sevizio, “preventive maintenance” e “local availability”. Con queste parole, Paolo Perazzi, direttore generale di Macchi, ha commentato l’approvazione del bilancio 2018 del costruttore di Venegono Inferiore (Varese).
Il 2018 per Macchi si è chiuso all’insegna di un valore della produzione record, in crescita del 13,6% rispetto al 2017. Grazie a questo eccellente risultato, anche a fronte degli importanti costi collegati al processo di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale, iniziato nel corso del secondo semestre 2018 e che proseguirà per tutto il 2019, Macchi consolida un Ebitda 2018 in sostanziale tenuta e presenta alcuni indici in deciso miglioramento. Tra questi si evidenziano, per particolare rilevanza: una riduzione sostanziale dell’indebitamento netto (-9,3 milioni di euro); un progressivo aumento dell’indice di rotazione dei magazzini; un’importante riduzione dell’incidenza percentuale dei costi di acquisto di materie prime, sussidiarie e di consumo sul valore della produzione.
Per quanto riguarda la risposta dei mercati, Macchi registra un notevole incremento delle vendite in Italia e nell’Unione Europe e una leggera flessione in alcuni mercati minori al di fuori della UE, mentre risulta buona la tenuta del mercato Nord Americano.
Il 2018 ha visto una prevalenza degli impianti completi rispetto ai ricambi e alle macchine per il riciclo. La tendenza registrata nel corso del primo semestre 2019 è di un progressivo riallineamento che, secondo le attese, dovrebbe portare un contributo positivo al risultato di fine 2019.
L’attività di ricerca e sviluppo si è concentrata su importanti novità tecnologiche che verranno presentate alla fiera K 2019 e che consentiranno a Macchi di poter competere in nuovi mercati e in nuove aree geografiche fino a ora solo marginalmente presidiati.
La struttura operativa del costruttore, coerentemente col processo di ristrutturazione e riorganizzazione, ha subito, a partire da Settembre 2018, importanti modificazioni e il management, unitamente alla proprietà, che rimane solidamente nelle mani della famiglia Macchi, conta di ultimarne la definizione entro la fine del 2019.
Coerentemente con le esigenze rilevate, nel corso del 2018 è iniziato un programma di potenziamento di alcune funzioni strategiche e di costituzione di altre, mancanti ma ritenute funzionali al corretto svolgimento delle attività.
Le attività di sviluppo internazionale proseguono in maniera costante e strutturata e Macchi conta di poter raggiungere, entro la fine del 2019, un presidio geografico assai più funzionale ed efficiente rispetto al passato.