Dopo la certificazione del suo complesso industriale a Puertollano alla fine del 2019, Repsol (i cui prodotti sono distribuiti in Italia da Arcoplex) raggiunge un altro traguardo fondamentale nel suo impegno nel promuovere la circolarità dei suoi materiali, ottenendo la certificazione ISCC Plus per tutti i rimanenti stabilimenti produttivi di poliolefine.

 

“Il nostro impegno per la circolarità dei nostri materiali è iniziato molto tempo fa, quando nel 2015 abbiamo cominciato sperimentalmente a ottenere petrolio dal riciclo chimico dei rifiuti di plastica, diventando la prima azienda a farlo su scala industriale. Questa nuova pietra miliare ribadisce la nostra leadership e il nostro impegno nei confronti delle poliolefine circolari. Un impegno che abbiamo già reso pubblico lo scorso ottobre quando abbiamo ottenuto la certificazione ISCC Plus nel nostro complesso Puertollano e che ci ha permesso di offrire ai nostri clienti in Europa le prime tonnellate di polietilene e polipropilene circolari”, ha dichiarato José Luis Bernal, direttore esecutivo di Repsol Química.

 

Per produrre poliolefine circolari, Repsol utilizza come materia prima alternativa petrolio ottenuto da rifiuti plastici non adatti al riciclo meccanico e che altrimenti finirebbero. Questa nuova materia prima viene utilizzata insieme alle materie prime convenzionali, riducendo il consumo di risorse non rinnovabili. Questa certificazione garantisce la tracciabilità dei rifiuti plastici utilizzati alla fonte e, allo stesso tempo, consente di ottenere poliolefine con le medesime qualità e funzionalità di quelle vergini. In questo modo, Repsol offre prodotti realizzati da materiali riciclati utilizzabili per applicazioni che richiedono elevati standard di igiene e sicurezza, ideali per l'imballaggio alimentare.