Tra le tante aziende che mettono a disposizione le proprie macchine o convertono la propria produzione per contra stare la diffusione del coronavirus nel mondo, un cliente tedesco di Haidlmair ha commissionato al costruttore austriaco uno stampo per la produzione di mascherine sanitarie in TPE. Queste mascherine sono costituite da due strati esterni all’interno dei quali viene inserito uno strato filtrante, da un semplice fazzoletto a un materiale con prestazioni specifiche.

 

Una volta ricevuta la richiesta, Haidlmair ha avviato immediatamente la costruzione dello stampo per consegnarlo al trasformatore nel minor tempo possibile e consentirgli di iniziare la produzione di mascherine con cui soddisfare tempestivamente l’altissima richiesta di questo periodo. "Stiamo facendo del nostro meglio in modo che da offrire anche il nostro piccolo contributo per superare la crisi del coronavirus e proteggere le persone", ha dichiarato l’amministratore delegato Mario Haidlmair.

 

Come molte altre aziende, anche Haidlmair ha dovuto riorganizzare la produzione per assecondare le richieste straordinarie di questo periodo e al contempo portare avanti la produzione ordinaria. I dipendenti che non sono direttamente coinvolti nella produzione stanno attualmente lavorando da casa, mentre nei reparti produttivi si è cercato di proseguire le attività nel modo più normale possibile, rispettando rigorosamente tutte le misure necessarie a garantire sicurezza ai lavoratori e a limitare la diffusione del contagio.

 

"Produciamo molti stampi per la produzione di contenitori da stoccaggio e per la logistica, molti dei quali per i segmenti vitali del commercio alimentare, come scatole e cassette per prodotti ortofrutticoli e bevande. E poiché questi prodotti sono particolarmente richiesti in questo periodo, i nostri stampi diventano a loro volta indispensabili”, ha aggiunto Haidlmair, concludendo che questo è il motivo per cui l’azienda ha deciso di non fermare la produzione.