Nel contesto economico fortemente colpito e condizionato dal Covid-19, Covestro conferma le proprie previsioni per il primo trimestre 2020 in. I volumi di base sono diminuiti del 4,1% rispetto allo stesso trimestre del 2019, a causa del notevole indebolimento della domanda cinese, poiché la produzione dei clienti locali a febbraio e marzo 2020 si è interrotta a causa della pandemia. Questo sviluppo, insieme a un calo mondiale dei prezzi di vendita, dovuto all’incrementata pressione della concorrenza nei segmenti Poliuretani e Policarbonati, ha fatto scendere le vendite del gruppo a circa 2,8 miliardi di euro (-12,3%). L’Ebitda si è attestato a 254 milioni di euro (-42,5%), rientrando nelle previsioni per il primo trimestre. Il reddito netto è sceso a 20 milioni di euro (-88,8%), mentre l’FOCF (Free Operating Cash Flow), come previsto, ha fatto segnare un risultato negativo (-249 milioni di euro).

 

Per l’anno fiscale 2020, la multinazionale prevede una crescita del volume di base inferiore al 2019. Si ipotizza un FOCF totale compreso tra meno 200 e 300 milioni di euro, mentre si stima un ROCE (rendimento sul capitale investito) tra -1 e -4%. Le stime per l’Ebitda si muovono tra 700 milioni e 1,2 miliardi di euro. Oltre al programma esistente per migliorare l’efficienza e l’efficacia del gruppo lanciato nell’ottobre 2018, Covestro ha aumentato il suo obiettivo di taglio dei costi a breve termine di altri 100 milioni di euro, arrivando a 300 milioni di euro nell’anno fiscale in corso. Gli investimenti attuali sono stati ridotti di circa 200 milioni di euro, così che gli investimenti totali si attestano sui 700 milioni di euro.

 

Nel primo trimestre del 2020, le attività di tutti i segmenti di Covestro hanno risentito fortemente delle conseguenze della pandemia, soprattutto in Cina. I volumi di base del segmento Poliuretani sono scesi del 3,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Ciò è attribuibile in prima linea alla flessione dei volumi del comparto elettrico, elettronico e degli elettrodomestici e dell’industria automobilistica. In seguito all’aumento della concorrenza a livello mondiale e al mutamento dei volumi totali venduti, le vendite sono calate, attestandosi a circa 1,3 miliardi di euro (-13,7%). L'Ebitda è sceso a 50 milioni di euro (-68,2%) in ragione del calo dei margini.

 

I volumi di base nel segmento Policarbonati sono diminuiti del 4,9% rispetto allo stesso trimestre del 2019. Questo risultato è dovuto ai volumi di vendita notevolmente inferiore nel comparto elettrico ed elettronico e nell’industria automobilistica. Il livello basso dei prezzi di vendita e il calo dei volumi ha fatto scendere le vendite del segmento Policarbonati a 733 milioni di euro (-14,8%). A seguito della riduzione dei margini, l’Ebitda è diminuito, facendo registrare 109 milioni di euro (-29,7%).

 

I volumi di base nei settori Rivestimenti, Adesivi, Specialità sono diminuiti del 5,2% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. A causare questo sviluppo è stato l’indebolimento della domanda di precursori di rivestimenti in tutti i settori chiave, in particolare nell’industria automobilistica. Le vendite sono calate dell’8,8% totalizzando 572 milioni di euro a causa del calo dei volumi totali di vendita e dei prezzi medi di vendita inferiori. L'Ebitda è sceso a 130 milioni di euro (-11,0%) a causa degli effetti negativi sui volumi e della riduzione dei margini. Il contenimento dei costi ha fatto sì che il margine Ebitda nel segmento Rivestimenti, Adesivi, Specialità sia cresciuto del 22,7% nonostante le ripercussioni negative del coronavirus.