Il nuovo densificatore a circolo chiuso Liontek di Tecnova, che lo ha lanciato ufficialmente al K 2022, è stato studiato per lavorare, in linea e non a batch, materiale plastico post-consumo, post-industriale o proveniente da impianti di lavaggio.
Il densificatore ha un ruolo fondamentale nel ciclo di lavorazione degli scarti in plastica post-consumo e post-industriale, anche considerando che oggi è sempre più difficile trovare materiale con livelli di umidità residua inferiori al 5-10%, quindi perfettamente adatto a un’immissione diretta negli estrusori. La funzione di Liontek risulta fondamentale per ridurre il livello di umidità che spesso va a compromettere la qualità del granulo, la sua lavorazione e di conseguenza le prestazioni del prodotto finale.
La macchina, oltre a completare la gamma oggi disponibile sul mercato con marchio Tecnova, si rivolge ai riciclatori e trasformatori nazionali e internazionali sia che già possiedono linee dello stesso costruttore marchio sia che utilizzano impianti di altre marche, poiché Liontek risulta perfettamente compatibile e abbinabile anche a sistemi terzi presenti sul mercato. Tra le sue caratteristiche spiccano versatilità di utilizzo, controllo della produttività e del tasso di umidità attraverso uno specifico software, facilità di installazione e funzionamento.
“La fiera in Germania è stata un’ottima occasione di confronto con il mercato, un’ulteriore conferma delle reali necessità provenienti dall’industria dell’estrusione. Oggi, si ha una maggiore sensibilità verso il concetto di qualità, anche perché le condizioni iniziali della materia plastica da lavorare sono spesso pessime, soprattutto se derivanti dal post consumo, i materiali di scarto risultano essere molto contaminati. Dotare la propria linea con la macchina Liontek è necessario per non perdere in qualità e omogeneità della produzione. Abbiamo già in essere due importanti commesse in Messico e Belgio per le quali sono in corso i primi test”, ha commentato Marco Massaro, CEO di Tecnova.
Liontek nasce da un progetto del 1997 di Antonio Massaro, attuale presidente di Tecnova, di cui in azienda esistono ancora i disegni originali, ma nel tempo abbandonato per altre priorità produttive. Ed è da tale progetto che l’azienda è partita per sviluppare il nuovo impianto. Il densificatore è disponibile in tre modelli per produzioni da 500 a 3.500 kg all’ora ed è in grado di densificare materiali con umidità fino al 20% in combinazione con sistemi di estrusione in cascata ed in funzione del tipo di materiale.