Per diventare Corporate Golden Donor del FAI, il Fondo Ambiente Italiano, Lati ha scelto un anno complicato come il 2020, sottolineando così il legame con il suo territorio e tutta l’Italia. Lati adesso lavora al fianco del FAI per salvaguardare i beni di un Paese tanto bello quanto fragile come il nostro.

Azienda di famiglia giunta alla terza generazione, italiana e da sempre legata al territorio che l’ha vista nascere e svilupparsi fino a divenire una solida organizzazione internazionale, Lati è stata fondata oltre 75 anni fa dal nonno dell’attuale CEO Michela Conterno e nel tempo ha visto spesso avvicendarsi generazioni successive anche fra i propri dipendenti. È così che una realtà industriale diventa parte integrante del tessuto sociale che la ospita e in cui crea benessere dando e garantendo occupazione, anche nei momenti più difficili del mercato com’è stato il 2020.

Il sostegno a una fondazione che si impegna per custodire e valorizzare i beni artistici e paesaggistici italiani diventa quindi una scelta di campo, propria di tutte quelle aziende - sempre più numerose - che hanno compreso come fra il loro bene e quello del Paese che le ospita non vi sia nessuna differenza, specialmente in una fase delicata come quella che stiamo vivendo. Scelta che accomuna chi, come Lati, ha inserito nella propria carta dei valori i pilastri dell’economia civile, ritenendo che la combinazione del bene di tutti sia più importante della loro semplice somma.

Scelta anche di tutte quelle organizzazioni che mettono la responsabilità sociale e l'idea di valore condiviso al centro della propria visione strategica, allo stesso livello dei concetti sempre più diffusi e accettati di crescita sostenibile, tutela dell’ambiente e partecipazione.