Sono costruiti da Forrec a Padova gli impianti per gli pneumatici di Abu Dhabi. Le azioni commerciali e il lavoro svolto negli ultimi anni nell’area del Golfo hanno dato a Forrec, azienda che progetta, costruisce ed esporta macchine e impianti per il trattamento dei rifiuti in tutto il mondo, l’occasione di sedersi al tavolo di tutte le più importanti trattative nel settore di riciclo.
Nella fattispecie Forrec, in collaborazione con il Gruppo Maio, è stata incaricata di realizzare un progetto destinato al trattamento degli Pneumatici Fuori Uso (PFU) da installare ad Abu Dhabi, in un’area in cui sono stoccati milioni di pneumatici.
La prima di una serie di linee di triturazione dei PFU sarà operativa a luglio e sarà impiegata nel trattamento di circa 8 tonnellate all’ora di pneumatici di auto e camion per la produzione di un triturato di gomma ridotto a circa 50 mm destinato alla WTE (Waste to Energy). Nel tempo si è notato che l’offerta del granulo (0,8-4 mm) è molto più alta rispetto alla richiesta, per cui soprattutto in alcune specifiche aree geografiche stanno partendo progetti finalizzati all’utilizzo di questo tipo di prodotto.
Parlando di WTE la fase più delicata è proprio quella della triturazione primaria rivolta alla produzione di TDF (Tyre Derived Fuel - combustibile da pneumatico). Questo trattamento prevede che il prodotto in uscita abbia dimensioni ben definite e presenti un taglio netto e non sfilacciato. Considerando l’importanza di questo scarto, Forrec ha realizzato il trituratore bi-albero TX1600 con l’obiettivo di assecondare le specifiche richieste del mercato, senza trascurare la produttività e un occhio di riguardo al rapporto con i costi di produzione.
E in Italia ed Europa? Dati aggiornati al 2018 certificano che in Europa si sono prodotte 3,9 milioni di tonnellate di pneumatici fuori uso. Il quantitativo è impressionante, le leggi di responsabilità estese al produttore sono ancora poche specie in Paesi dove il consumo è alto e ogni anno si pone il problema di come smaltire queste quantità. La discarica ovviamente non è un’opzione.
Servono applicazioni che possano assorbire grandissimi quantitativi di questo materiale visto che a oggi le percentuali di riciclaggio sono ancora troppo basse.
In Italia, pur con la presenza di Consorzi l’argomento non è risolto al 100%. Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha annunciato l’imminente pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto End of Waste. Il provvedimento consentirà di aumentare la quota di pneumatici fuori uso da destinare al recupero di materiale, incrementare la qualità dei materiali riciclati e sostenere lo sviluppo e gli investimenti delle aziende della filiera del riciclo dei PFU.
Alcuni Paesi sono allineati con il nostro e si appoggiano a consorzi per la gestione degli pneumatici, in altri invece si sta cominciando a delineare una strategia soltanto adesso. Gli pneumatici sono da sempre un annoso argomento sul quale è necessario intervenire; la questione ha chiaramente coinvolto anche le municipalità mediorientali che, da gennaio 2019, hanno avviato una politica denominata “Zero Waste” destinata alla chiusura delle discariche a favore di una gestione e valorizzazione del rifiuto.
Il “made in Italy” ancora una volta gioca un ruolo da protagonista nel panorama mondiale con tecnologia avanzata e massima affidabilità.