Nella sua conferenza stampa online del 21 giugno, tenutasi alla vigilia dell’e-symposium live 2021, Engel ha innanzitutto condiviso le proprie ottimistiche previsioni per l’anno fiscale in corso (aprile 2020 - marzo 2021). “Il nostro portafoglio ordini è pieno a livelli che non vedevamo dal 2018”, ha dichiarato Stefan Engleder (nella foto a sinistra), amministratore delegato dell’azienda austriaca. “Il cambiamento è iniziato già nel novembre del 2020 e anche la domanda dell’industria automobilistica è in ripresa dopo due anni molto difficili. Di conseguenza, l’anno fiscale 2020/2021 si è concluso con una nota positiva”.
Con 6400 dipendenti in tutto il mondo, il Gruppo Engel ha registrato ricavi per 1,1 miliardi di euro. Sebbene siano diminuiti del 15% rispetto all’anno fiscale precedente, Engel si aspetta una decisa ripartenza già nell’anno fiscale in corso. “Se la tendenza al rialzo si consolida, è realistico attendersi una crescita fino al 20%”, ha affermato Christoph Steger (nella foto sotto a destra), CSO di Engel. “Le Americhe e l’Asia (la Cina in particolare) sono state le prime regioni ad assistere a una ripartenza dell’economia. Nel frattempo, anche l’Europa è tornata sulla buona strada”.
Sebbene il deciso rialzo degli ordini induca all’ottimismo, vi è ancora un certo grado d’incertezza che rende difficile la pianificazione, soprattutto alla luce dei colli di bottiglia nell’offerta di materie prime e componenti. “Dobbiamo essere preparati a mercati sempre più volatili e, da parte nostra, a garantire una maggiore flessibilità”, ha commentato Steger che, in accordo con Engleder, ha poi dichiarato che la pandemia non è stata ancora sconfitta.
I fattori che trainano l’innovazione e la crescita di Engel si sviluppano soprattutto lungo tre assi principali: sostenibilità, digitalizzazione e trasformazione dell’industria automobilistica. Tutte e tre sono strettamente interconnessi. “La sostenibilità funziona solo con la digitalizzazione” è infatti il messaggio centrale dell’e-symposium di quest’anno. “La digitalizzazione ci aiuta a sfruttare l’intero potenziale di una pressa a iniezione e a rendere la produzione più efficiente e sostenibile”, ha affermato Stefan Engleder. “Se ci convertiamo davvero alla digitalizzazione, non sembreranno più impossibili nemmeno gli obiettivi di riduzione dell’anidride carbonica fissati dalla politica”.
Un recente studio condotto da Accenture per conto di Bitkom stima che la digitalizzazione possa ridurre fino al 58% le attuali emissioni di anidride carbonica delle aziende tedesche. E il settore manifatturiero è responsabile di una quota particolarmente elevata di tali emissioni, pari al 23%. La produzione di componenti per porte e interni auto offre un esempio tangibile di digitalizzazione al servizio della sostenibilità: sim link, la soluzione di Engel per collegare simulazione e produzione fisica, aiuta a configurare un processo produttivo orientato al risparmio di risorse e al riciclo successivo già in fase di progettazione degli articoli da stampare. Le impostazioni di processo determinate nella simulazione vengono trasferite all’unità di controllo della pressa accelerando significativamente il campionamento e ottimizzando i parametri di processo. Per converso, i parametri di processo e i risultati delle misurazioni generati dalla pressa possono essere facilmente trasferiti al software di simulazione.
Negli odierni processi di stampaggio sono anche i sistemi di assistenza intelligente, come iQ weight control e iQ flow control, a prevenire gli scarti e a ridurre significativamente i consumi d’energia. Oltre a questi, vi sono le soluzioni di gestione della produzione fornite da TIG (società partner di Engel, ma indipendente dal 2016), come MES authentig, e le soluzioni di connessione digitale come e-connect.24 ed e-connect.monitor. La creazione di un team di vendita dedicato ha consentito a Engel di riunire tutte le attività relative alle soluzioni digitali (inject 4.0) in un’unica struttura. In questo modo, gli stampatori possono ora contare su un unico referente per tutte le richieste relative alla digitalizzazione dei propri processi.
Lavorazione diretta di riciclato e piccola rivoluzione nella coiniezione
Grazie a un nuovo processo a due stadi, presentato per la prima volta nel corso dell’e-symposium 2021, Engel consente oggi di lavorare su pressa a iniezione le scaglie plastiche direttamente dopo la loro macinazione. Poiché viene eliminata completamente una fase del processo, ovverosia la granulazione, quest’innovazione migliora significativamente l’efficienza del riciclo in termini di costi.
La chiave per abbreviare il processo di riciclo consiste infatti nel suddividere la plastificazione e l’iniezione in due fasi di processo separate e sincronizzate tra loro. Nella prima fase, la materia prima (come per esempio le scaglie di PET provenienti dalla raccolta post consumo) viene “fusa” in una vite di plastificazione convenzionale. Nella seconda fase il “fuso” viene trasferito a una seconda vite che effettua l’iniezione nell’impronta dello stampo. Il processo in due fasi consente pure d’integrare un filtro per il fuso e un’unità di degassaggio nel gruppo d’iniezione della pressa, in modo tale da ottenere prodotti di qualità costantemente elevata anche da scaglie contaminate.
Inoltre, il nuovo processo di coiniezione sviluppato da Engel in collaborazione con Top Grade Mold consente d’incapsulare un alto contenuto di materiale riciclato all’interno di un articolo stampato, superiore rispetto a quello del convenzionale stampaggio a iniezione sandwich. Il nuovo processo dimostrerà i suoi vantaggi nella produzione di secchi da 5 galloni durante l’e-symposium Engel, in programa dal 22 al 24 giugno 2021. In combinazione con la nuova pressa Engel duo speed è possibile inoltre ottenere tempi di ciclo molto brevi.
Queste ultime due innovazioni vedono Engel offrire un particolare contributo alla realizzazione di un’economia circolare. Ma non finisce qui: nell’ambito della sua collaborazione con l’organizzazione ambientalista Plastic Bank in Indonesia, il costruttore austriaco ha finanziato la raccolta di almeno 120 tonnellate di rifiuti in plastica al fine di recuperare materiali per il riciclo e di contribuire allo stesso tempo alla lotta contro la povertà.