Dopo che Echa, l’agenzia europea per le sostanze chimiche, ha portato a termine uno studio, richiesto dalla Commissione europea, sui potenziali rischi per la salute umana e per l’ambiente derivanti dall’utilizzo di oltre 60 additivi per PVC, non si è fatto attendere il parere di VinylPlus, l'impegno per lo sviluppo sostenibile dell'industria europea del PVC.
L’indagine, che ha preso in esame plastificanti, stabilizzanti al calore e ritardanti di fiamma, identificando quattro eventuali punti normativi inerenti ad alcuni additivi e microplastiche, è stata trasmessa alla stessa Commissione europea, la quale ora deciderà se richiedere a Echa una proposta di restrizione all’impiego di tali sostanze in base al regolamento Reach.
VinulPlus rileva che da oltre vent’anni, attraverso i suoi successivi impegni di sostenibilità, l'industria del PVC sta lavorando per garantire che questo polimero non presenti rischi per la salute o l'ambiente. L’indagine di Eche riflette questi progressi, dimostrando che i rischi legati alla produzione di PVC sono adeguatamente controllati, che molti additivi utilizzati nel PVC non presentano rischi e che il PVC viene riciclato in tutta l'UE in quantità mai così elevate come oggi.
"VinylPlus ha collaborato in modo costruttivo con Echa nel suo compito di effettuare una valutazione dell'intero ciclo di vita del PVC, dei suoi additivi e delle potenziali alternative, evidenziandone prestazioni, costi e benefici del ciclo di vita insieme all'impatto sulla salute umana e il nostro ambiente. VinylPlus, grazie agli sforzi collettivi dei suoi partner di filiera, ha fornito informazioni dettagliate e aggiornate su volumi, usi, migrazione, pericoli, esposizione e potenziali rischi. Sono orgogliosa del ruolo svolto collettivamente dalla filiera del PVC. VinylPlus esaminerà attentamente il report e i suoi allegati. Dati gli elementi di prova presentati da VinylPlus durante l'intero processo di indagine, abbiamo qualche perplessità sui rischi identificati dall'Echa per alcuni ortoftalati e altri plastificanti, stabilizzanti organostannici e microparticelle, e ci impegniamo a lavorare con le autorità di regolamentazione per fornire le informazioni necessarie", ha dichiarato Brigitte Dero (nella foto sotto), amministratore delegato di VinylPlus, commentando il rapporoto di Echa.
Nonostante le prove presentate da VinylPlus dimostrino la sicurezza del PVC per salute umana e ambiente, VinylPlus fornirà risposte alle preoccupazioni sollevate da Echa e ulteriori dati dove necessario. L'industria europea del PVC ha una comprovata esperienza di sostituzione proattiva e di successo di additivi pericolosi come ftalati a basso peso molecolare (LMW) e stabilizzanti a base di piombo e cadmio e dimostra la leadership del settore nel continuare a migliorare la sostenibilità degli additivi utilizzati nel PVC. Gli sforzi di VinylPlus hanno reso il PVC più sicuro, più sostenibile e più circolare; a oggi circa un terzo dei rifiuti di PVC prodotti annualmente in Europa viene riciclato e l'industria sta investendo in tecnologie di raccolta, selezione, estrazione e dissoluzione, nonché in tecnologie di riciclo chimico, al fine di identificare e gestire i rifiuti di PVC contenenti legacy additives. L'industria mira a raggiungere un milione di tonnellate all'anno di PVC riciclato riutilizzato in nuovi prodotti entro il 2030.
VinylPlus supporta costantemente un approccio concreto e scientifico volto ad assicurare che i materiali come il PVC siano regolamentati in modo da garantire la massima protezione della salute umana e dell'ambiente, dando al contempo al nostro settore la necessaria prevedibilità normativa per poter investire e innovare nelle prestazioni di sostenibilità a beneficio della società. La filiera del PVC è fortemente impegnata a contribuire al successo del Green Deal europeo e del Piano d'Azione per l'economia circolare attraverso l'uso vantaggioso del PVC in prodotti essenziali per la vita moderna in settori quali edilizia, trasporto e applicazioni mediche.