La ventiseiesima edizione di Ecomondo si è aperta alla Fiera di Rimini il 7 novembre, comprendo per la prima volta tutto il quartiere espositivo. Dunque, tutto quello che ruota intorno alla transizione ecologica sarà rappresentato fino al 10 novembre da oltre 1.500 brand su una superficie di 150 mila metri.
La cerimonia inaugurale si è svolta alla presenza del Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, del presidente di Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, dell’assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Rimini Anna Montini e del presidente di Italian Exhibition Group, organizzatore dell’evento, Maurizio Renzo Ermeti.
“La storia di Ecomondo nasce dalla doppia intuizione di due persone eccezionali: Edo Ronchi, che nel 1997 come Ministro dell’Ambiente presentò il decreto che porta il suo nome e che ha cambiato il paradigma con cui si era sempre affrontato il tema rifiuti in Italia. E Lorenzo Cagnoni, il nostro compianto presidente, che nello stesso anno ha inaugurato la fiera “Ricicla”, oggi Ecomondo. In sua memoria IEG ha voluto istituire un premio per le imprese a più alto tasso di innovazione presenti in fiera: il Premio “Lorenzo Cagnoni” per gli innovatori green”, ha dichiarato Maurizio Renzo Ermeti, nel suo saluto introduttivo.
“Ecomondo non solo accoglie le imprese consolidate, ma apre anche le startup, che incarnano un modello di innovazione imprescindibile per il nostro progresso. Quest’anno, inoltre, la manifestazione si arricchisce di un’area legata alla “blue economy”, settore particolarmente strategico per Rimini. Candidata a diventare Capitale della Cultura per il 2026, la nostra città si distingue per gli investimenti in rigenerazione urbana, per il rinnovamento del sistema fognario e per la qualificazione del profilo costiero del lungomare. Tutte trasformazioni ispirate ai temi e alla cultura ambientale che Ecomondo irradia sul territorio”, ha poi continuato Anna Montini.
“L’Emilia-Romagna ha superato il 73% di raccolta differenziata, ma dobbiamo investire ancora di più contro il consumo di suolo. Con il ministro Pichetto Fratin c’è una grande collaborazione: sono stato nominato commissario per la realizzazione del rigassificatore e garantisco che entro due anni sarà pronto. Questa è la transizione, il futuro è l’energia rinnovabile: ecco perché a Ravenna verrà realizzato il più grande parco eolico in Italia”, ha invece commentato Stefano Bonaccini (a sinistra nella foto in basso).
“Il cambiamento climatico è una grande sfida che il nostro Paese affronta con l’obiettivo di abbattere le emissioni del 55% entro il 2030. Impresa ardua per quello che sta succedendo a livello mondiale, ma da intraprendere per le nuove generazioni. Sono obiettivi che dobbiamo raggiungere attraverso un nuovo modello di consumo e di produzione, che investe tanti settori e che vede il governo e le categorie produttive impegnate per trovare il punto di equilibrio tra l’economicità dell’intervento e l’equilibrio con la società. La nostra sfida è la decarbonizzazione. A partire dall’automotive, su cui dobbiamo lavorare per ottenere la neutralità delle emissioni, alle costruzioni, su cui intervenire con agevolazioni e crediti di imposta, ma anche con un percorso Paese per avere fabbricati più efficienti, fino al terzo filone, l’agricoltura moderna. Un’ulteriore sfida è la plastica, che vede l’Emilia-Romagna come regione all’avanguardia. L’Italia è in testa in Europa per il riciclo e ha dimostrato la sua capacità di fare del rifiuto una nuova materia prima. La sfida del futuro sarà proprio quella di recuperare dai rifiuti i minerali critici. Un esempio su tutti: il 70% dell’acciaio italiano è prodotto partendo dai rottami. Ecco perché questa fiera è importante, per accompagnare la transizione attraverso la trasformazione che può essere raggiunta con la tecnologia”, ha infine concluso il Gilberto Pichetto Fratin (nella foto in alto).
Nei quattro giorni di fiera a Ecomondo sono attese oltre 30 delegazioni, con circa 280 delegati provenienti da Nord Africa, Africa Subsahariana, America Latina ed Europa. Circa 230 gli eventi nazionali e internazionali nelle quattro giornate di manifestazione, 75 dei quali dal taglio scientifico, economico, tecnico e di scenario con la collaborazione del comitato tecnico scientifico, insieme ai principali partner istituzionali e tecnici della manifestazione.
In corso anche la tredicesima edizione degli Stati Generali della Green Economy, organizzata dal Consiglio Nazionale della Green Economy composto da 68 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il Mase e la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Gli Stati Generali della Green Economy sono articolati in sessioni plenarie la mattina e cinque sessioni tematiche di approfondimento. Nella sessione plenaria di apertura è stata presentata la Relazione 2023 sullo stato della Green Economy in Italia che approfondisce il rapporto fra costi e benefici economici della transizione ecologica e aggiorna le performance delle tematiche strategiche green.