Un finanziamento di 2,5 milioni di euro è stato erogato da Intesa Sanpaolo a Selene, azienda lucchese produttrice di imballaggi plastici flessibili per uso industriale in polietilene, con provvista messa a disposizione dalla Banca europea per gli investimenti (BEI). Il finanziamento erogato rientra nella linea di soluzioni ideate da Intesa Sanpaolo per sostenere investimenti che mirano al raggiungimento di obiettivi di neutralità climatica o integrazione in un processo di economia circolare, in linea con quanto espresso dallo European Green Deal.
Selene, impegnata già da alcuni anni in un percorso volto a ridurre l’impatto ambientale dei propri processi produttivi, ha adottato un modello di economia circolare in grado di prolungare il ciclo di vita dei prodotti valorizzando i rifiuti plastici, per una visione più integrata di fornitura compatibile con l’ambiente. Grazie al finanziamento concesso da Intesa Sanpaolo, l’azienda migliorerà ulteriormente tale processo, attraverso il perfezionamento di un innovativo impianto di produzione di polietilene riciclato che, mediante appositi procedimenti di disinchiostrazione del materiale di recupero, permetterà di ottenere un granulo di qualità paragonabile a quella del polimero vergine. In questo modo l’azienda risponderà alla crescente domanda di mercato indotta dall’introduzione delle nuove normative europee a favore del riutilizzo di plastica rigenerata. Il processo di riciclo inoltre contribuirà a ridurre l’estrazione di prodotti fossili destinati alla produzione della plastica vergine, limitando le emissioni di CO2.
“In Selene miriamo a una riduzione della produzione di rifiuti attraverso il riciclo, facendoci promotori di un’economia circolare che dia valore a scarti e imballi usati per lo sviluppo di modelli di consumo e produzione sostenibili. Grazie all’impianto di Santa Margherita, produciamo gran parte dei nostri imballaggi integrando il riciclo e riutilizzo di materie prime-seconde derivanti da imballaggi in plastica usata, contribuendo attivamente ad uno sviluppo sostenibile dell’economia. In sintesi, lo sforzo è quello di minimizzare l’immissione di CO2 nell’atmosfera e oggi siamo riusciti a ridurre del 30% questo impatto”, ha commentato Valter Severini, presidente e CEO Selene.