La controllata del Gruppo Hera, Aliplast, ha rilanciato a Ecomondo il suo impegno nell’economia circolare e si prefigge di incrementare la produzione di plastica riciclata del 150% entro il 2030. Con circa 100 mila tonnellate di polimeri riciclati ogni anno, l’azienda continua ad ampliare la gamma delle plastiche trattate e ha annunciato la realizzazione a Modena di un nuovo impianto tecnologicamente avanzato per il riciclo di plastiche rigide.
Grazie a strutture impiantistiche di eccellenza che, in Italia e all’estero, le consentono di produrre fino a 100 mila tonnellate di plastica riciclata, Aliplast oggi è in grado di rispondere alle esigenze di settori dagli standard particolarmente elevati, come l’alimentare e la cosmetica, mettendo a disposizione polimeri di varia natura (principalmente PET e PE) dalle caratteristiche fisico-chimiche assolutamente comparabili, per qualità estetica, sicurezza e prestazioni, a quelle dei materiali “vergini”.
Attraverso la collaborazione con NextChem - società del Gruppo Maire Tecnimont - realizzerà un impianto per il riciclo di plastiche rigide, fondamentali per settori dagli alti standard qualitativi, che vanno dall’elettronica di consumo all’automobile. La struttura sorgerà a Modena nei pressi del termovalorizzatore e dell’impianto di depurazione delle acque reflue, entrambi gestititi dal Gruppo Hera, assieme ai quali darà vita a un vero e proprio distretto dell’economia circolare dedicato al recupero e alla rigenerazione di matrici fra loro anche molto diverse.
L’impianto avrà una capacità annua fino a 30 mila tonnellate di polimeri riciclati di alta qualità a partire da rifiuti plastici rigidi, tra i più difficili da riciclare con efficacia. Per riuscirci, Aliplast svilupperà il cosiddetto “upcycling”, cioè un riciclo che eleva la qualità del polimero di partenza, raggiungendo così purezza, qualità e prestazioni chimico-fisiche di livello elevato. In questo modo, le plastiche riciclate in uscita dall’impianto potranno fare fronte anche a quelle esigenze che fino a oggi trovavano risposta quasi esclusivamente nei polimeri vergini. Un primo passo, dunque, per consentire anche a settori dai significativi impatti ambientali di incrementare la propria sostenibilità.
L’impianto, che, grazie a Herambiente, per il proprio funzionamento attingerà a fonti energetiche green, garantirà alti standard di sicurezza e avrà caratteristiche innovative quali, per esempio, la profonda automazione dei processi e l’elevata digitalizzazione in ottica di data analytics, con ulteriori effetti positivi in termini di efficienza energetica e contenimento delle emissioni.
Aliplast è un’azienda chiave del modello di sviluppo sostenibile che il Gruppo Hera ha perfezionato nel corso degli anni e nell’ambito del quale la multiutility persegue oggi 11 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite. Grazie ad Aliplast, Gruppo Hera è fra le 250 aziende di tutto il mondo ad aver sottoscritto il New Plastics Economy Global Commitment, programma per la riduzione dell’inquinamento da fonti plastiche della Fondazione Ellen MacArthur, uno dei più importanti e prestigiosi network mondiali sull’economia circolare.