Solido terzo trimestre 2021 per Covestro, che conferma il rilancio degli utili dalla prima metà dell’anno. Considerato che la domanda si è mantenuta forte, gli alti prezzi di vendita hanno fatto salire le vendite del 55,9% con un incremento a circa 4,3 miliardi di euro (circa 2,8 miliardi di euro nel 2020). I volumi di vendita principali sono leggermente aumentati dello 0,8% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, soprattutto come conseguenza dei volumi aggiuntivi provenienti dal comparto RFM (Resins & Functional Materials) acquistato da DSM il 1° aprile 2021. La disponibilità temporaneamente limitata dei prodotti, a causa di fermi di produzione non programmati, ha compresso il potenziale di crescita, nonostante la domanda stabilmente robusta.
L’Ebitda è aumentato dell’89% salendo a 862 milioni di euro (456 milioni di euro nel 2020), complice la forte tendenza al rialzo dei margini. Gli elevati margini sono attribuibili a prezzi di vendita notevolmente più alti in seguito alla situazione di vantaggio competitivo che consente a Covestro di compensare abbondantemente la crescita dei prezzi dei materiali. Sulla scia di questo risultato, il reddito netto è più che raddoppiato nel terzo trimestre, toccando 472 milioni di euro (179 milioni di euro nel 2020). Il free operating cash flow (FOCF) è aumentato del 5,5% raggiungendo 381 milioni di euro (361 milioni di euro nel 2020).
“Siamo stati in grado di sostenere l’impetuosa crescita dalla prima metà dell’anno al terzo e quarto trimestre, beneficiando del livello costantemente alto dei prezzi. Il fatto che i nostri prodotti continuino a godere di un’elevata domanda dimostra che sappiamo offrire le soluzioni giuste ai nostri clienti. Con questo portafoglio siamo nella migliore posizione per rispondere all’aumento della domanda di soluzioni sostenibili e con la nostra nuova struttura del gruppo siamo perfino in grado di soddisfare più efficacemente questa esigenza”, ha dichiarato Markus Steilemann, CEO di Covestro.
Stime di guadagno in rialzo per tutto il 2021
Tenendo conto del suo attuale andamento degli affari, l’8 novembre Covestro ha nuovamente corretto le sue previsioni per l’intero anno. Il gruppo prevede un Ebitda compreso fra 3 e 3,2 miliardi di euro per l’intero 2021. In seguito a un aumento dei fondi bloccati nel capitale di esercizio per motivi di valutazione, si stima un FOCF compreso tra 1,4 e 1,7 miliardi di euro. Covestro prevede che il rendimento sul capitale investito (ROCE) sarà compreso tra il 19% e il 21%. A causa della limitata disponibilità di prodotti, si prevede per l’intero anno una crescita del volume principale compresa tra il 10% e il 12%, con il 6% ancora proveniente dal comparto RFM.
Covestro, dunque, stima una tendenza positiva nel medio periodo. Lo scorso settembre, il gruppo aveva annunciato di prevedere una crescita consistente dell’Ebitda di metà ciclo, destinato a salire dall’attuale livello di 2,2 miliardi di euro a 2,8 miliardi di euro nel 2024. Questo si deve al riallineamento organizzativo di Covestro, implementato dal luglio 2021, sulla scia della ristrutturazione societaria e della riuscita integrazione di RFM.
Investimento nella crescita sostenibile
Come risultato delle iniziative politiche a livello mondiale per la riduzione delle emissioni di gas serra, Covestro prevede un aumento della domanda, in particolare nei settori dell’edilizia ad alta efficienza energetica e della mobilità elettrica. Per soddisfare questa crescente domanda, Covestro punta a generare una crescita sostenibile e nei prossimi anni intende orientare gli investimenti in modo ancora più coerente verso gli obiettivi di redditività e sostenibilità indicati nella sua strategia “Sustainable Future”.
Covestro aveva anche annunciato che intende riprendere il progetto di investimento per la costruzione di un impianto per MDI su scala mondiale, temporaneamente sospeso all’inizio del 2020. La società sta valutando se costruire il nuovo impianto negli Stati Uniti o in Cina. La decisione finale dovrebbe essere presa una volta completata la fase progettuale. La messa in funzione dell’impianto è prevista per il 2026. Il gruppo prevede di implementare nel nuovo impianto la tecnologia AdiP ad alta efficienza energetica, già utilizzata nello stabilimento di Brunsbüttel (Germania). Questa tecnologia può ridurre anche del 35% le emissioni di CO2 di un impianto per MDI.
L’obiettivo del gruppo è diventare completamente circolare. A questo scopo, Covestro sta pianificando una spesa in conto capitale di circa un miliardo di euro mirata a progetti di economia circolare nei prossimi dieci anni, concentrandosi sui temi delle materie prime alternative, del riciclaggio innovativo, delle soluzioni congiunte e delle energie rinnovabili. Un’altra componente importante del programma strategico a lungo termine di Covestro è il progetto d’innovazione dell’UE “Circular Foam”, in corso da ottobre. La società ha il compito di coordinare questo progetto, al quale collaborano complessivamente 22 partner di nove Paesi. L’obiettivo è chiudere il ciclo dei materiali per le schiume rigide di poliuretano e di preparare l’implementazione di un modello a livello europeo. Si potrebbe con ciò ottenere un risparmio di un milione di tonnellate di rifiuti e di 2,9 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, e abbattere i costi di incenerimento di 150 milioni di euro all’anno in Europa dal 2040 in avanti. Le schiume di poliuretano rigido, utilizzate come materiale isolante in frigoriferi ed edifici, aiutano a migliorare sensibilmente l’efficienza energetica. Tuttavia, a oggi non vi è ancora traccia di una gestione coordinata dei rifiuti e di processi di riciclo confacenti a un ciclo di vita sostenibile. Di conseguenza, soprattutto il riciclo chimico dei rifiuti sarà un anello importante della catena e aprirà la strada verso un’economia circolare.
Crescite consistenti in entrambi i segmenti
La dichiarazione trimestrale per il terzo trimestre contiene per la prima volta la relazione di Covestro nella nuova struttura con i due segmenti “Materiali ad alte prestazioni” e “Soluzioni e specialità”. Le informazioni di riferimento sono state riformulate conformemente.
Nel terzo trimestre del 2021, il segmento “Materiali ad alte prestazioni” ha registrato un calo dei volumi di vendita principali dell’11,6% anno su anno. La disponibilità limitata di prodotti a causa dei fermi di produzione non programmati ha compresso il potenziale di crescita, malgrado la domanda sia rimasta invariata. Questo ha dato adito a una flessione dei volumi di vendita nell’industria dei mobili e di trasformazione del legno come pure nel comparto edile, soprattutto nelle aree Emea e Apac. Come risultato degli elevati prezzi di vendita, le vendite dei segmenti sono aumentate del 52,2% con un incremento di circa 2,2 miliardi di euro (circa 1,4 miliardi di euro nel 2021). Con un Ebitda pari a 755 milioni di euro è stata più che raddoppiata la cifra registrata per il trimestre dell’anno precedente (288 milioni di euro nel 2020), grazie ai margini più elevati, in quanto Covestro è riuscita a compensare abbondantemente l’aumento dei prezzi delle materie prime con gli elevati prezzi di vendita.
Nel primo trimestre del 2021, i volumi di vendita principali del segmento “Soluzioni e specialità” sono cresciuti del 22,7% anno su anno. Questo è dovuto principalmente ai volumi aggiuntivi provenienti dall’acquisizione del comparto RFM. A loro volta le vendite sono aumentate del 60,6% salendo a circa 2,1 miliardi di euro (circa 1,3 miliardi di euro nel 2020). Questo è riconducibile alla crescita dei prezzi medi di vendita, come pure all’effetto portafoglio derivante dall’acquisizione di RFM. L’Ebitda dei segmenti operativi è sceso a 173 milioni di euro, con un decremento del 16,4% rispetto al terzo trimestre dell’anno scorso (207 milioni di euro nel 2020). I prezzi di vendita più alti hanno compensato solo in parte la crescita dei prezzi delle materie prime, con il risultato che i margini più ridotti hanno fatto diminuire i guadagni. Anche i costi dell’integrazione di RFM, che erano stati pianificati al livello, hanno avuto un impatto negativo sui guadagni.
Forte domanda e prezzi elevati nei primi nove mesi
Complessivamente, i risultati per i primi mesi del 2021 sono decisamente superiori a quelli dell’anno precedente, in cui l’impatto della pandemia è stato estremamente penalizzante. Prevale ancora una robusta domanda e, di conseguenza, i prezzi di vendita si mantengono alti. Nei primi nove mesi del 2021 i volumi di vendita principali sono aumentati dell’11,9% (nello stesso periodo del 2020 in calo del 7,9%) e le vendite del gruppo del 50,2% raggiungendo circa 11,6 miliardi di euro (nei primi nove mesi del 2020 pari a circa 7,7 miliardi di euro), principalmente grazie all’aumento dei prezzi di vendita. L’Ebitda è triplicato raggiungendo circa 2,4 miliardi di euro (nei primi nove mesi del 2020 pari a 835 milioni di euro), mentre il reddito netto è salito a circa 1,3 miliardi di euro (primi nove mesi del 2020 pari a 147 milioni di euro) ovvero di quasi nove volte anno su anno. Anche l’FOCF è cresciuto notevolmente raggiungendo circa 1,1 miliardi di euro (nei primi nove mesi del 2020 era di 136 milioni di euro).