Un finanziamento di tre milioni di euro è stato erogato da UniCredit, con garanzia Sace, a supporto degli investimenti di ITP (Industria Termoplastica Pavese) per la crescita e la competitività sui mercati internazionali, in particolare Australia, Bulgaria Repubblica Ceca, Russia e Stati Uniti.
L’azienda è attiva dagli Anni Settanta del secolo scorso nella produzione di film termosensibili per imballaggio industriale e alimentare. Una linea “industriale” è dedicata invece alla produzione di tubetti per cosmetici, etichette autoadesive e film protettivi. L’azienda è particolarmente attiva nella ricerca e nello sviluppo di innovazione e nuovi prodotti, con la registrazione di 14 brevetti e con progetti volti a una maggiore sostenibilità dei suoi prodotti in termini di riciclabilità.
“Siamo lieti di aver iniziato una collaborazione con Sace e con UniCredit anche in previsione dei futuri investimenti che la nostra azienda proseguirà secondo i criteri ESG. Perché siamo convinti che solo affrontando le sfide legate all’economia circolare, con la partecipazione attiva dei nostri collaboratori che condividono la strategia aziendale e sono preparati a raggiungerne gli obiettivi, potremo prendere buone decisioni d’investimento a lungo termine”, ha dichiarato l’amministratore delegato di ITP, Massimo Centonze.
“Grazie al nostro intervento ITP potrà rafforzare la sua presenza e competitività sui mercati internazionali. Con questa operazione Sace conferma il suo impegno a supporto del territorio e di filiere importanti sia per la tutela ambientale che per la promozione del made in Italy all’estero come quella del packaging”, ha sottolineato Enrica Delgrosso, di Sace.
"Siamo orgogliosi di aver portato a termine questa operazione, che conferma il ruolo della banca nel supporto allo sviluppo e alla crescita delle realtà imprenditoriali lombarde. Gli obiettivi che ITP intende perseguire con questo finanziamento rispecchiano il nostro impegno e la nostra focalizzazione sulle tematiche ESG, pienamente integrate nel nostro processo decisionale", ha affermato Marco Bortoletti, di UniCredit.