L’esercizio fiscale 2021 di Covestro è stato molto positivo. Il gruppo ha beneficiato di una solida domanda globale e di guadagni sostanziosi nel corso di tutto l’anno. I volumi di base di vendita sono aumentati del 10% rispetto all’anno precedente, soprattutto grazie ai volumi aggiuntivi provenienti dal comparto RFM (Resins & Functional Materials) acquistato da DSM. In particolare, la crescita dei prezzi di vendita sulla scia della domanda sostenuta ha provocato un aumento del 48,5% delle vendite del gruppo, che hanno toccato 15,9 miliardi di euro (2020: 10,7 miliardi di euro). Si tratta del miglior risultato di sempre nella storia di Covestro.
“L’anno scorso abbiamo fatto altri progressi importanti verso la realizzazione di un’economia circolare. Gli ottimi risultati dell’esercizio fiscale 2021 sono un’ulteriore dimostrazione del fatto che la nostra strategia è quella giusta”, ha commentato Markus Steilemann (nella foto al centro), CEO di Covestro. “Nel 2022 continuiamo a impegnarci concretamente per un futuro redditizio e allo stesso tempo rispettoso del clima. Del resto, una cosa è chiara: senza i nostri prodotti sarà impossibile centrare l’obiettivo degli 1,5 gradi dell’Accordo di Parigi”.
Dopo aver presentato la nuova strategia “Sustainable Future” nel febbraio 2021, nel corso dell’esercizio fiscale Covestro ha completato tappe importanti per la sua integrazione. La strategia si basa su due pilastri: il ruolo centrale del cliente e la crescita sostenibile. Per centrare questi obiettivi, nel luglio 2021 il gruppo ha rivisto la sua organizzazione e ha deciso di concentrare maggiormente le proprie attività sulle richieste dei singoli mercati e sulle necessità della clientela. Il risultato è la divisione di Covestro in due segmenti oggetto di informativa: Performance Materials e Solutions & Specialties. L’integrazione del comparto RFM (Resins & Functional Materials) acquistato da DSM nel segmento Solutions & Specialties sta continuando con successo. L’azienda è già riuscita a creare effetti sinergici per 26 milioni di euro, quasi il doppio della stima iniziale per il 2021. Covestro prevede di generare sinergie costanti per un totale di circa 120 milioni di euro all’anno entro il 2025.
Neutralità climatica
Covestro sta facendo progressi costanti per rendere circolare la produzione delle sue materie plastiche e si è prefissata obiettivi ambiziosi. Il gruppo intende raggiungere la neutralità climatica e toccare le zero emissioni nette entro il 2035. Per tagliare questi traguardi, nel 2021 Covestro ha già ridotto le emissioni specifiche di gas serra per tonnellata di prodotto realizzato del 54% rispetto al 2005, pertanto ha già raggiunto il suo obiettivo di sostenibilità inizialmente programmato per il 2025. Ora l’azienda pianifica di tagliare le emissioni di gas serra nelle attività produttive (obiettivo 1) e nelle fonti energetiche esterne (obiettivo 2) del 60% toccando 2,2 milioni di tonnellate entro il 2030. Sul lungo periodo Covestro mira a usare esclusivamente fonti rinnovabili per i suoi processi produttivi, come l’energia eolica e solare, ma anche materie prime alternative, come la biomassa, i rifiuti, l’anidride carbonica o l’idrogeno. Inoltre, nel 2023 seguirà un obiettivo per la riduzione a lungo termine delle emissioni indirette di gas serra nei processi a monte e a valle della catena di valore (obiettivo 3).
Futuro circolare e crescita sostenibile
Covestro ha ottenuto la certificazione per il mass balance Iscc Plus per diverse strutture produttive. Agli stabilimenti già certificati di Anversa (Belgio), Shanghai (Cina) e Leverkusen, Dormagen e Krefeld-Uerdingen (Germania) si aggiungeranno presto altri siti. Per esempio, Covestro può offrire ai propri clienti il precursore per schiuma rigida MDI e il policarbonato a prestazioni elevate come “soluzioni drop-in”: ciò significa che sono basate su materie prime alternative in conformità all’approccio mass balance e presentano la stessa qualità delle controparti convenzionali. In questo modo l’azienda aiuta i clienti a ridurre con costanza la loro impronta carbonica in tutta la catena del valore.
Durante l’ultimo anno fiscale Covestro ha ottenuto altri successi, passando gradualmente all’energia verde per i suoi impianti di produzione. L’azienda collabora con fornitori che generano energia eolica e solare onshore e offshore: in questo modo può continuare a ridurre le sue emissioni di gas serra. A tal fine, nel 2021 il gruppo ha firmato diversi accordi di acquisto di energia per gli stabilimenti in Belgio, Cina e Germania.
Crescita in entrambi i segmenti
Nell’esercizio fiscale 2021 il segmento Performance Materials ha generato una crescita del volume di base dello 0,3% rispetto all’anno precedente. Nonostante la domanda sostenuta a livello globale, il potenziale di crescita del segmento è stato frenato dalla limitata disponibilità dei prodotti dovuta, tra l’altro, agli arresti non programmati della produzione dovuti alle condizioni atmosferiche nel primo trimestre del 2021. Le vendite del segmento sono cresciute del 48,9% totalizzando 8,1 miliardi di euro (2020: 5,5 miliardi di euro), in particolare grazie a prezzi di vendita medi superiori.
Durante l’ultimo esercizio fiscale i volumi di base di vendita nel segmento Solutions & Specialties sono cresciuti del 26% rispetto all’anno precedente. In particolare, i volumi aggiuntivi del comparto RFM acquistato nel 2021 hanno contribuito al risultato con 16 punti percentuali. Inoltre, i volumi di base di vendita più elevati nell’industria automobilistica e dei trasporti, ma anche nel settore elettrico, elettronico e degli elettrodomestici, soprattutto nelle regioni EMLA e APAC, hanno avuto un effetto positivo sui volumi. Allo stesso tempo la disponibilità ridotta dei prodotti, per esempio a causa delle impasse delle materie prime, ha avuto un impatto negativo sui volumi di base di vendita e ha limitato ulteriori opportunità di crescita organica. I prezzi di vendita superiori hanno spinto al rialzo le vendite del segmento del 49,3%, che hanno toccato 7,6 miliardi di euro (2020: 5,1 miliardi di euro).
In particolare, i volumi di base di vendita nel quarto trimestre del 2021 sono saliti del 4,6% rispetto all’anno precedente. Le vendite del gruppo nel trimestre finale dell’anno sono aumentate del 44,3% attestandosi a 4,3 miliardi di euro (2020: 3 miliardi di euro), in particolare sulla scia dei prezzi di vendita superiori dovuti al rialzo dei prezzi delle materie prime.