Anche quest'anno le materie plastiche sono state protagoniste negli sport invernali, che, con la stagione che ormai volge al termine, hanno raggiunto lo zenit con le Olimpiadi di Sochi. I polimeri "hanno partecipato" a tutte le 92 discipline, facendo la differenza in molti casi. Dallo sci alpino al biathlon e allo slittino, ad atleti ed equipaggiamento sono richieste prestazioni sempre più elevate, possibili anche attraverso l'impiego di materiali di alta qualità. Di fatto, oggi, attrezzature, abbigliamento e calzature per gli sport invernali non potrebbero fare a meno della plastica. E questo è vero sia per gli atleti sia per coloro che praticano lo sport nel tempo libero.
Gli sci usati per lo sci alpino sono realizzati attraverso una struttura a sandwich, utilizzando più materiali plastici in diversi strati. Questo li rende leggeri, ma allo stesso tempo resistenti e in grado di scivolare sulla neve. Nello sci da fondo e nel biathlon, la superficie inferiore e lo scivolamento delle lame sulla neve fanno la differenza. Diversi tipi di plastica possono essere impiegati per ottenere la superficie ottimale per ogni tipo di neve e temperatura e quella più adatta viene semplicemente incollata allo sci.
Il salto con gli sci richiede, oltre a molto coraggio, un'aerodinamica perfetta, per cui le migliori squadre investono continuamente nella ricerca di nuovi materiali. Gli innovativi capi di abbigliamento garantiscono una maggiore penetrazione dell'aria grazie a cuciture e trame basate sulle fibre sintetiche, mentre gli sci riducono l'attrito e aumentano la velocità. Per garantire le stesse condizioni a ogni saltatore, a Sochi anche il trampolino della rampa di lancio è stato realizzato interamente in materiali plastici.
Gli scarponi da sci di ultima generazione, leggeri e isolanti, utilizzati dai professionisti sono ormai disponibili anche per il grande pubblico. Le suole interne ed esterne, realizzate in plastica, si adattano perfettamente alla forma del piede, consentendo un migliore comfort e una maggiore stabilità. I caschi protettivi per lo sci e lo snowboard, obbligatori in molti paesi, cambiano di stagione in stagione: design e prestazioni vengono continuamente migliorate, offrendo un elevato livello di sicurezza. Negli ultimi anni, la loro resistenza agli urti è migliorata, senza aumentare il peso.
Lo slittino e il bob sono strettamente legati alle materie plastiche, senza le quali velocità fino a 150 chilometri all'ora sarebbero difficili da raggiungere. Aerodinamica e leggerezza sono la chiave del successo e i materiali compositi moderni conferiscono resistenza e rigidità, assorbendo gli urti e resistendo alle temperature più rigide, fino a 30 gradi e oltre sotto lo zero.
Nell'hockey su ghiaccio, sport che prevede un intenso contatto fisico, i dispositivi di protezione individuale sono ormai obbligatori: casco, paraspalle, paragomiti e parastinchi, paradenti, guanti e pantaloni imbottiti. Quale altro materiale, se non la plastica potrebbe offrire le stesse prestazioni? Una volta i bastoni da hockey erano realizzati in legno, oggi sono in materiale composito. Numerosi squadre nordamericane ed europee hanno addirittura smesso di allenarsi sulle piste in ghiaccio, preferendo le superfici artificiali in plastica.
Anche gli airbag individuali giocano a vantaggio della sicurezza, riducendo le probabilità di rimanere sepolti sotto la neve. Questo è il motivo per cui le squadre di soccorso alpino utilizzano tali sistemi costituiti da grandi cuscini di plastica che si gonfiano molto velocemente. Infine, tutto l'abbigliamento invernale moderno - dalla biancheria ai pantaloni, dalle camicie alle giacche e ai guanti - viene realizzato in fibre sintetiche in grado di isolare e impermeabilizzare il corpo, anche consentendo un design in grado di conferire un aspetto gradevole.