Il 16 aprile il Parlamento Europeo ha convalidato la direttiva europea volta a ridurre il consumo di sacchetti monouso in plastica, approvata dalla Commissione ambiente il 10 marzo scorso. "Siamo molto felici che il Parlamento Europeo riconosca l'importante contributo che i sacchetti in plastica biodegradabile e compostabile possono offrire per accrescere la raccolta differenziata di rifiuti biodegradabili in tutta Europa. Il passaggio dai sacchetti monouso prodotti da fonti fossili a quelli compostabili secondo la norma EN 13432 rappresenta un fattivo strumento per spostare il conferimento in discarica verso il circuito dei rifiuti biodegradabili", ha dichiarato François de Bie, presidente di European Bioplastics, l'associazione che rappresenta gli interessi dell'industria europea delle bioplastiche lungo l'intera filiera.
La decisione del Parlamento esenta da qualsiasi provvedimento i sacchetti con spessore al di sotto dei 10 micron, ma richiede la loro sostituzione con quelli biodegradabili e compostabili. Inoltre consente agli Stati membri in cui è già in vigore la raccolta differenziata di rifiuti biodegradabili di ridurre il prezzo dei sacchetti biodegradabili e compostabili fino al 50%.
"La creazione di un quadro di regolamentazione per i prodotti realizzati con l'impiego della bioplastiche accelererà i benefici che la nostra industria porterà all'ambiente, all'economia e alla società. Sia che si tratti di plastiche a base biologica utilizzate per beni durevoli, che agiscono come serbatoio di carbonio o di applicazioni di breve durata compostabili, che aiutano ad accrescere l'efficienza del flusso dei rifiuti, l'industria europea delle bioplastiche è in grado di garantire innovazione, posti di lavoro e l'opportunità all'Europa di essere competitiva nel campo della biotecnologia industriale", ha aggiunto de Bie.