Per supportare la realizzazione di nuovi prodotti da parte degli stampatori del Centro Italia, Arburg e Università Politecnica delle Marche hanno creato il centro EiM (acronimo di Easy Injection Moulding) Tech per lo studio, lo sviluppo e l’ottimizzazione delle applicazioni di stampaggio a iniezione dei materiali plastici. Il progetto è stato elaborato da Massimo Natalini dell’Università Politecnica delle Marche e da Antonio Simonelli, rappresentante di Arburg nel Centro Italia e mira a creare un centro di eccellenza dall’elevato profilo tecnologico e innovativo che funga da supporto ai trasformatori locali attraverso quattro specifici ambiti di attività: formazione; supporto tecnico; sviluppo di nuovi progetti e applicazioni mediante stampaggio a iniezione secondo il criterio dall’idea all’oggetto; industria 4.0.
Per quanto riguarda la formazione, la struttura si occuperà dell’organizzazione di corsi inerenti allo stampaggio a iniezione per la diffusione delle più avanzate tecniche di controllo di processo e della loro applicazione a casi pratici di interesse aziendale. I tutor saranno docenti universitari ed esperti del settore messi a disposizione direttamente dai soggetti partecipanti al progetto. I corsi saranno tenuti all’interno della facoltà di ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Le nozioni teoriche saranno illustrate in aula, mentre quelle pratiche saranno presentate a bordo macchina, con l’ausilio delle apposite attrezzature disponibili nei laboratori dell’ateneo. La formazione sarà erogata mediante seminari e workshop, la cui durata e pianificazione temporale saranno di volta in volta stabilite secondo le esigenze dei partecipanti. Alla formazione potranno aderire sia tecnici provenienti dall’industria, che studenti frequentanti i corsi di laurea dell’ateneo interessati alle tematiche sviluppate.
Il supporto tecnico prevede invece un servizio di consulenza per lo studio e l’ottimizzazione dei processi di stampaggio a iniezione. Le imprese avranno quindi la possibilità di sviluppare in outsourcing le fasi di collaudo, industrializzazione e ottimizzazione degli impianti, con il vantaggio di introdurre nuove produzioni all’interno dei propri stabilimenti, con la garanzia che quanto sviluppato verrà gestito con la massima riservatezza tramite patti di non divulgazione.
Sulla base del criterio dall’idea all’oggetto, il centro fungerà da punto di riferimento per lo studio di nuovi prodotti e applicazioni. Le fasi preliminari di ricerca industriale, studio di fattibilità (con analisi FEM e CAE), realizzazione dei prototipi e dei test per la validazione del prodotto potranno essere affidati a una struttura altamente specializzata, flessibile e adattabile anche alle esigenze delle PMI che caratterizzano il tessuto industriale delle Marche e, più in generale, del Centro Italia. Il centro si occuperà, inoltre, dell’industrializzazione del progetto, introducendo l’utilizzo delle più avanzate tecniche di stampaggio a iniezione con l’obiettivo di ottenere una maggiore efficienza dei processi produttivi e manufatti con valore aggiunto maggiore, il tutto con la dovuta riservatezza.
Infine, in termini di industria 4.0, il centro si occuperà dello sviluppo di isole di produzione automatiche, che siano in grado di realizzare un prodotto a qualità totale senza l’intervento dell’operatore. Sarà possibile, per esempio, integrare robot e visori industriali per la movimentazione, il controllo e l’imballo dei particolari prodotti con una supervisione fino al 100% del ciclo produttivo. In questo ambito è prevista anche la formazione del personale per la gestione delle automazioni sviluppate.
Il centro verrà presentato ufficialmente il 21 novembre nel corso di un convegno presso la sede dell’Università Politecnica delle Marche ad Ancona.