In Italia il mercato del PVC resta in calo per il secondo mese consecutivo, come da previsioni della società di consulenza ChemOrbis, mentre i prezzi indicano diminuzioni relativamente minori rispetto allo scorso mese. Dopo le revisioni iniziali di dicembre, i prezzi spot del PVC continuano a oscillare sui livelli più bassi dall’agosto 2012.
I costi in calo delle materie prime sono stati indicati come causa principale del trend ribassista del PVC. Il contratto mensile dell’etilene è stato chiuso in calo di 50 euro/t rispetto a novembre, a 1010 euro/t alla fine della settimana 48 (24-28 novembre), spinto in basso dai mercati del petrolio in discesa. Inoltre, la domanda resta debole alla fine dell’anno, mentre per il PVC non sono state riportate interruzioni o preoccupazioni per l’offerta.
Un produttore di PVC del nord Europa prevede i prezzi di vendita di dicembre in calo di 15-20 euro/t, dopo aver chiuso i GA (Gentlemen’s Agreements) di novembre in ribasso di 40 euro/t. Una fonte del produttore ha dichiarato: “Abbiamo intenzione di recuperare i margini, quindi non siamo disposti a concedere la metà della diminuzione del contratto dell’etilene”.
Un distributore ha espresso le idee di vendita per il PVC dall’est Europa in calo di 20-25 euro/t su novembre. Un altro distributore ha iniziato a offrire il PVC in calo di 25 euro/t per dicembre. Quest’ultimo si aspetta che i buyer tornino sul mercato nella settimana dall’1 al 5 dicembre, poiché questo sarà un mese breve in termini di giorni lavorativi.
Un compoundatore ha ricevuto le offerte di PVC dal nord Europa in calo di 20-25 euro/t per dicembre, dopo aver chiuso i GA di novembre in calo di 40 euro/t. Secondo il buyer, il trend ribassista è stato confermato anche per questo mese, mentre i prezzi del PVC potrebbero stabilizzarsi a gennaio. Un produttore di tubi si aspetta che il fornitore di PVC del nord Europa conceda sconti di almeno 20-25 euro/t, vista la domanda debole a causa dei pochi giorni lavorativi.