Ridurre il peso di un componente in plastica e ottenere un concreto risparmio sui costi di produzione. Va in questa direzione l’ultima novità di Gefit per il settore delle bevande.
L’azienda di Fubine, in provincia di Alessandria, grazie alla sua lunga esperienza in questo comparto, dove spesso sono richiesti alti volumi produttivi, ha realizzato uno stampo per la produzione di chiusure tipo 1881 con peso estremamente ridotto rispetto agli standard conosciuti e attualmente utilizzati sul mercato per questi prodotti.
Si tratta di uno stampo a 72 cavità con tecnologia a carrelli per la realizzazione del sigillo di garanzia. La vera innovazione, tuttavia, si rintraccia proprio nella capacità di ridurre il peso del componente finale, resa possibile grazie al lavoro degli ingegneri di Gefit non soltanto nella fase di progettazione e concezione dello stampo, ma anche durante tutto lo sviluppo del design e il perfezionamento delle prestazioni di questa chiusura.
Prima della costruzione vera e propria dello stampo industriale, l’azienda ha utilizzato uno stampo pilota a due cavità di sua proprietà per completare il processo di messa a punto e validazione del prodotto. Un lavoro che si è svolto in stretta e costante collaborazione non solo con il cliente ma anche con l’utilizzatore finale, che ha preso parte alle attività di test e validazione della chiusura. Partendo da un peso che generalmente si attesta al di sopra dei due grammi è stata ottenuta una vera e propria evoluzione del concetto di chiusura 1881, solitamente usata sulle bottiglie in PET contenenti acqua minerale e bevande a media gassatura, scendendo fino a 1,8 grammi.