Completata da Aquafil e Genomatica la prima produzione su scala dimostrativa di PA 6 a base vegetale destinato a un’industria che, globalmente, ha un valore di 22 miliardi di dollari e consentirà ai titolari di marchi di soddisfare la domanda di materiali sostenibili per beni di uso quotidiano, dall'abbigliamento, all’auto, ai tappeti.
Aquafil e Genomatica hanno prodotto le prime tonnellate di caprolattame - alla base della produzione di PA - da materia prima, lo hanno convertito in polimero di PA 6 e lo stanno lavorando per ottenere applicazioni classiche, come filati per tessuti, tappeti e componenti di vario genere. Le due aziende hanno collaborato per produrre quantità su scala pilota di PA 6 da materia prima e ora sono arrivate alla produzione pre-commerciale su scala dimostrativa, i cui risultati contribuiranno a determinare il design dei futuri impianti commerciali. Il materiale sarà destinato a marchi leader a livello globale e ai loro partner, pronti a esplorare e sviluppare prodotti rinnovabili, creare collezioni in tiratura limitata e testare il feedback con i clienti. La produzione pre-commerciale di bio-poliammide avviene presso l’impianto pilota allestito da Aquafil a Lubiana, già centro nevralgico del gruppo per quanto riguarda la produzione di Econyl.
"Il mondo oggi ha bisogno di tutti gli sforzi possibili per rendere sostenibili intere filiere e la bio-poliammide è un elemento essenziale per raggiungere questo fine", ha dichiarato Giulio Bonazzi, CEO di Aquafil. "Inoltre, la poliammide da materia prima può essere integrato al nostro processo di depolimerizzazione dei prodotti in poliammide giunti a fine vita, creando una piena circolarità. Con Genomatica condividiamo una visione; vogliamo agevolare la transizione verso materiali più sostenibili, e questo è il pilastro della nostra collaborazione a lungo termine", ha aggiunto.
"Ora più che mai, i marchi globali stanno agendo per utilizzare materiali sostenibili nei loro prodotti", ha commentato Christophe Schilling, CEO di Geno. “Stiamo lavorando per costruire catene di approvvigionamento, tracciabili e trasparenti come per la poliammide 6, con l'obiettivo di fornire prodotti più sostenibili, richiesti dai consumatori e che possano aiutare i marchi a raggiungere i loro obiettivi ESG", ha concluso.