Secondo Anape, l’associazione spagnola che rappresenta l’industria del polistirene espanso, il riciclo dell’EPS nel 2014 ha sfiorato le 5000 tonnellate, con un aumento del 3,7% rispetto al 2013. Tale risultato sarebbe dovuto principalmente a una miglior selezione dei rifiuti generati in ambito industriale e commerciale.
A questo riguardo, l’associazione spagnola sta portando avanti un progetto denominato Eco-EPS con lo scopo di ridurre i quantitativi di residui in EPS destinati alla discarica e valorizzarne gli scarti attraverso un più alto tasso di riciclo o la produzione di energia da termovalorizzazione. Le analisi dei flussi condotte mostrano che circa l’80% dei rifiuti in EPS viene recuperata dai riciclatori (tale ammontare corrisponde a quello prodotto in ambito commerciale e industriale), il 14% viene raccolto in appositi contenitori per la differenziata e il 6% viene gestito nell’ambito del progetto Eco-EPS, per un totale di circa 4800 tonnellate.
Le applicazioni derivanti dal recupero di questo materiale vanno dalla produzione di nuovi manufatti, con caratteristiche fisico-meccaniche molto simili a quelle ottenute con materiale vergine, alla produzione di energia da termovalorizzazione, fino alla produzione di granuli di PS. Nell’ambito del progetto Eco-EPS, Anape beneficia della collaborazione di Cicloplast, società senza scopo di lucro facente parte del consorzio nazionale per la corretta gestione dei rifiuti di imballaggio Ecoembes.