Innovativa, sostenibile, duratura, antirumore ed economica: è la traversina del futuro, realizzata in gomma riciclata da pneumatici fuori uso (PFU). Un risultato di rilievo per l’intera filiera industriale del recupero dei PFU, nonché un esempio significativo di economia circolare. Così Ecopneus, nel corso di Ecomondo (Rimini, 3-6 novembre), ha presentato l’innovazione firmata dalla startup siciliana Greenrail, che sta riscuotendo successo in tutto il mondo.
Il nuovo concept di traversina ferroviaria innovativa e sostenibile rappresenta una vera e propria rivoluzione nel settore, poiché può divenire l’unica sostituta ecosostenibile delle traversine in calcestruzzo attualmente utilizzate a livello mondiale. La sua innovazione si concretizza sia nell’utilizzo di plastica riciclata e polverino di gomma ottenuto dal riciclo degli pneumatici fuori uso, sia nell’integrazione di sistemi per la produzione di energia e la trasmissione di dati.
“I vantaggi di questa tipologia di traversina sono duplici: a livello economico si riducono del 50% i costi di manutenzione delle linee ferroviarie e si aumenta la durata del prodotto (50 anni contro i 30/40 del calcestruzzo). Ma non sono da meno i guadagni ambientali: per ogni chilometro di linea armata con traverse Greenrail si contribuisce a recuperare 35 tonnellate di pneumatici fuori uso e 35 tonnellate di plastica. Le traversine, inoltre, abbattono anche le vibrazioni e diminuiscono la rumorosità, problematiche che fino a oggi costituivano le principali fonti di inquinamento ambientale derivante dal traffico ferroviario. Non ultimo, l’aspetto energetico, poiché queste sono le uniche traversine ferroviarie al mondo progettate per produrre energia elettrica mediante sistemi piezoelettrici o moduli fotovoltaici polimerici”, ha spiegato Giovanni Maria De Lisi, amministratore e fondatore di Greenrail.
“Greenrail è un esempio di come il futuro della gomma riciclata si costruisca anche con l’innovazione tecnologica. È su questo che Ecopneus sta puntando, mettendo in campo uno sforzo enorme per sostenere lo sviluppo di una cultura dell’economia circolare, per aprire nuovi mercati e nuove soluzioni applicative per i prodotti - granuli e polverini - derivanti dal riciclo degli Pneumatici Fuori Uso. Il recupero dei materiali è, infatti, un settore su cui siamo fortemente direzionati con un investimento in ricerca e sviluppo che, dal 2011 a oggi, ha raggiunto i 14 milioni di euro. Dal 2011 a oggi, il 37,5% dei PFU è stato trasformato in nuovi materiali come granuli, polverini di gomma e acciaio, ma l’obiettivo è trasformare questo ambito in un’industria che crea lavoro, sapere e prodotti sostenibili che concorrono alla sostenibilità del sistema Paese”, ha commentato Giovanni Corbetta, Direttore Generale Ecopneus.
“I ragazzi hanno una mentalità molto più green delle vecchie generazioni, occorre dare loro fiducia e non solo: bisogna che le aziende investano sulle loro idee utili a migliorare la produzione, a salvaguardare l’ecosistema e a realizzare quello sviluppo sostenibile al quale abbiamo lavorato in Parlamento; un esempio è stata l’approvazione poche ore fa, del ddl Ambiente. Sono disponibile a discutere con i rappresentanti dell’imprenditoria, indicando quali agevolazioni sono disponibili per il innovare il ciclo produttivo tutelando l’ambiente. Diamo fiducia ai ragazzi e premiamo le buone idee, anche quelle che provengono dal territorio e non solo dai centri di ricerca universitari", ha aggiunto il presidente della commissione ambiente del Senato, Giuseppe Marinello.
Oltre a Greenrail Basic, la startup è impegnata nello sviluppo di Greenrail Piezo, traversa che produce energia elettrica al passaggio del treno, tramite compressione e vibrazioni, e Greenrail Solar, in grado di generare per ogni chilometro di linea circa 150 kWh di energia solare, mediante l’integrazione di moduli fotovoltaici. Il nuovo concept di Greenrail, ideato dal giovane imprenditore Giovanni Maria De Lisi, ha già vinto numerosi premi dedicati all’imprenditoria, tra cui Edison Start 2015. Sbarcherà sul mercato nel 2016, ma le richieste di realizzazione sono già numerosissime, al punto che Greenrail ha depositato il brevetto in più 120 paesi.